
Manovra: caro energia, pensioni, reddito di cittadinanza. Cosa contiene punto per punto
C’è un «approccio prudente e realista» alla base della manovra da 35 miliardi approvata nella notte dal Consiglio dei ministri. A spiegarlo è la stessa presidenza del Consiglio, che in una nota chiarisce come la legge di Bilancio «tiene conto della situazione economica, anche in relazione allo scenario internazionale, e allo stesso tempo sostenibile per […]
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C’è un «approccio prudente e realista» alla base della manovra da 35 miliardi approvata nella notte dal Consiglio dei ministri. A spiegarlo è la stessa presidenza del Consiglio, che in una nota chiarisce come la legge di Bilancio «tiene conto della situazione economica, anche in relazione allo scenario internazionale, e allo stesso tempo sostenibile per la finanza pubblica, concentrando gran parte delle risorse disponibili sugli interventi a sostegno di famiglie e imprese per contrastare il caro energia e l’aumento dell’inflazione». Il «quadro programmatico» è quello «definito nell’integrazione alla Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza 2022».
Lo spirito, dunque, è quello sostenere famiglie e imprese e favorire la crescita, tenendo al contempo in sicurezza i conti dello Stato. Per questo, oltre al contrasto di caro energia e inflazione, risorse sono state stanziate sulla riduzione del cuneo fiscale e dell’Iva su alcuni prodotti, sull’aumento dell’assegno unico per le famiglie, sulle agevolazioni sulle assunzioni a tempo indeterminato per donne under 36 e per percettori di reddito di cittadinanza, sulla proroga delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa per i giovani. In materia fiscale, si estende la flat tax fino a 85mila euro per autonomi e partite Iva e si ampliano le misure per la detassazione ai premi dei dipendenti, oltre a intervenire con una “tregua fiscale” per cittadini e imprese che in questi ultimi anni si sono trovati in difficoltà economica anche a causa delle conseguenze del Covid-19 e dell’impennata dei costi energetici. Sul fronte delle pensioni, oltre alla conferma di “opzione donna” rivisitata e “Ape sociale”, la manovra attua l’indicizzazione delle pensioni al 120% e si introduce per l’anno 2023 un nuovo schema di anticipo pensionistico, che permette di uscire dal lavoro con 41 anni di contributi e 62 anni di
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