Maltempo in Calabria e Sicilia…

Maltempo in Sicilia e Calabria. Oggi altri milioni di euro di danni.
Sarebbero da contare, da sommare a tutti i precedenti anche se prima ci sarebbe da contare i morti. E i numeri farebbero paura a chiunque.
Provo a ricordare i danni recenti subiti per il maltempo da questo paese:

– ottobre 2021, un “medicane” si abbatte su Catania a Siracusa, 3 morti, milioni di € di danni;

– ottobre 2020, alluvioni in Piemonte e Liguria, 2 morti e 10 dispersi, milioni di € di danni;

– luglio, agosto 2020, maltempo a Palermo, Messina e Barcellona Pozzo di Gotto, milioni di € di danni;

– novembre 2019, Venezia, 1 morto danni incalcolabili;

– novembre 2019, Matera, oltre 8 milioni di euro di danni;

– novembre 2018 sud italia 12 morti, milioni di € di danni;

– ottobre 2018, nord italia, 12 morti, milioni di € di danni;

– settembre 2017 Livorno, 9 morti, milioni di € di danni;

– ottobre 2015, Caserta, Benevento, Sardegna, paesi evacuati, ponti abbattuti, 1 morto, milioni di € di danni;

– Settembre 2015, alluvione in Val Trebbia, 3 morti, milioni di € di danni;

– novembre 2014, Genova, Savona e Alessandria, Chiavari, 3 morti, milioni di € di danni;

– novembre 2014 , Carrara e alta Toscana, 1 morto 100 milioni di € di danni

– ottobre 2014, Maremma, 2 morti, milioni di € di danni;

– ottobre 2014, Parma e Alessandria, diversi milioni di euro di danni, ponti crollati;

– ottobre 2014, Genova, un morto e milioni di danni;

– settembre 2014, alluvione a Imola e nel Gargano, 2 morti, milioni di € di danni;

– agosto 2014, Refrontolo vicino Treviso, 4 morti milioni di danni

– nel 2014, Valfreddana, Milano, Ponsacco, Ancona, Modena, 2 morti e centinaia di milioni di € di danni;

– nel 2013 Sardegna, 16 morti, 2000 sfollati, milioni di  di danni;

nel 2012 in Maremma, 6 morti e milioni di danni.

Poi Messina (2011, 3 morti), Carrara (2011, 1 morto), le Marche (nel 2011, 2 morti), Genova (2011, 6 morti), Cinque Terre (2011, 13 morti), 

Ancora Messina nel 2009, ci furono 39 morti e danni incalcolabili  fino ad arrivare in Calabria e Piemonte nel 2000, 48 morti e 40mila sfollati (solo a Soverato 13 persone).

La seguire la Costiera Amalfitana 2010, il Veneto 2010, Reggio Calabria 2010, Prato 2010, Cagliari 2008, Campania 2006, Vibo Valentia 2006, Piemonte 2000 e 1994, Crotone nel 1996 (6 morti)…

E come non ricordare Sarno nel 1998 con 160 morti e la val di Stava con 268 morti.

Un numero impressionante di morti. Prima loro, per rispetto. 

Poi contate i miliardi di Euro spesi, mentre i ponti crollano da soli e gli argini li fanno col polistirolo. Chiedetevi se, col consenso e con i tweet, poi si finisca di morire per un temporale.
Chiedetevelo! Perché poi uno si chiede, chissà  se fra quelli che parlano di crocifissi, vaccini e bustine per l’insalata, ci sia qualcuno che abbia mai affrontato un tema come quello della prevenzione, se fra quelli che parlano di cipria, di sinistri o di fascismo, ci sia poi qualcuno che abbia a cura il territorio.

NESSUNO!
Non c’è nessuno.
Come non c’è nessuno tra i tifosi dell’una o dell’altra fazione, fra quelli che si scannano per le priorità della propaganda non c’è nessuno che si sia mai posto il problema.
Perché di fronte a fenomeni sempre più intensi noi tendiamo sempre più intensamente a fregarcene.

E il bello deve ancora venire.
Tanto chiunque governi  dirà poi che la colpa sarà di quelli di prima.
Come sempre.

PS: e mentre altrove si soffre la sete in Corea le città sono inondate e nella Death Valley si sono registrate piogge eccezionali, 3/4 della pioggia annuale è caduta in 3h. Ancor più importante: negli USA nelle ultime 2 settimane sono stati registrati 4 eventi piovosi che hanno una probabilità di accadimento dello 0,1% ogni anno.
Però c’è gente che mentre il cuneo salino del Po è risalito di 40 km nell’entroterra, non ci crede e dice addirittura di aprire i rubinetti per dimostrare che l’acqua c’è.

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