ll pon pon del tuo cappello potrebbe essere macchiato di sangue, come riconoscere quelli cruelty-free
Con l’arrivo del freddo sono tornati di moda i cappelli con i pon pon, soprattutto nei negozi di abbigliamento e accessori per donne e bambini. Non tutti sanno, però, che spesso vengono realizzati col sangue. Ebbene sì, milioni di animali vengono sterminati per essere trasformati in colletti, cappotti, pon pon per cappelli e altri accessori....
Anche i pon pon dei cappelli invernali spesso sono realizzati con pellicce di animali. Ecco i trucchi per riconoscere quelli cruelty-free
Con l’arrivo del freddo sono tornati di moda i cappelli con i pon pon, soprattutto nei negozi di abbigliamento e accessori per donne e bambini. Non tutti sanno, però, che spesso vengono realizzati col sangue. Ebbene sì, milioni di animali vengono sterminati per essere trasformati in colletti, cappotti, pon pon per cappelli e altri accessori.
Il crimine delle pellicce: un’industria di sofferenza
Tra le principali fashion victims dell’industria delle pellicce troviamo volpi e visoni. In gabbie anguste e sovraffollate, questi animali soffrono stress psicologico e fisico che spesso li porta ad autolesionismo o cannibalismo. La loro esistenza si conclude tragicamente: molti vengono uccisi con metodi brutali, come bastonate, scariche elettriche, camere a gas, o, in casi estremi, vengono scuoiati vivi. Nonostante l’indignazione globale, in alcuni paesi, inclusa l’Italia fino a tempi recenti, questi allevamenti sono stati attivi.
Grandi marchi contro le pellicce: la svolta cruelty-free
Negli ultimi anni, diverse grandi griffe hanno deciso di dire addio
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