Lezioni cyber dall’Ucraina. Il report britannico letto dall’avvocato Mele

“La resistenza dell’Ucraina all’invasione illegale della Russia è stata impressionante, sia sul campo di battaglia sia nel cyberspazio”, spiega Sir Jeremy Fleming, direttore del Gchq (l’agenzia britannica di signals intelligence), nella prefazione pubblicata nel rapporto annuale del National Cyber Security Centre. Ciò “dimostra”, scrive il funzionario, “che online il difensore può scegliere quanto essere vulnerabile […]

“La resistenza dell’Ucraina all’invasione illegale della Russia è stata impressionante, sia sul campo di battaglia sia nel cyberspazio”, spiega Sir Jeremy Fleming, direttore del Gchq (l’agenzia britannica di signals intelligence), nella prefazione pubblicata nel rapporto annuale del National Cyber Security Centre. Ciò “dimostra”, scrive il funzionario, “che online il difensore può scegliere quanto essere vulnerabile agli attacchi. E come una maggiore cooperazione tra grandi aziende tecnologiche e governi in materia di sicurezza possa fare la differenza”.

Lindy Cameron, a capo del National Cyber Security Centre, definisce l’invasione russa dell’Ucraina come “il cambiamento più radicale nel panorama della sicurezza informatica negli ultimi 12 mesi”. Nella sua prefazione scrive che “il ritorno della guerra in Europa ha presentato una serie di sfide uniche nel cyberspazio” e si dice “orgogliosa” che, oltre a difendere il Regno Unito, il National Cyber Security Centre, assieme alla diplomazia britannica (da cui dipende anche il Secret Intelligence Service, noto anche come MI6), abbia “sostenuto la strenua difesa cibernetica delle autorità ucraine”. “È stato dimostrato”, sottolinea, “che questi sforzi sono stati fondamentali per proteggere gli ucraini dagli attacchi informatici russi e per aumentare la loro resilienza cibernetica generale”.

Sono due gli elementi principali che emergono dalle vicende legate alla guerra in Ucraina nel campo cibernetico, spiega l’avvocato Stefano Mele, partner e responsabile della cybersecurity dello Studio Gianni&Origoni, a Formiche.net. Primo: “Ci stiamo rendendo conto di quanto e come Internet ci interconnetta tutti, anche sul piano delle minacce cibernetiche, e dunque di quanto e come quelle che interessano un Paese terzo come l’Ucraina possano avere effetti anche su di noi”, sostiene. Secondo: “sta emergendo con forza l’importanza della cooperazione tra governo e grandi aziende nazionali, con queste ultime che si trovano sulla soglia del conflitto quotidianamente,


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