Le proteste degli agricoltori fermano il regolamento UE sulla riduzione dei pesticidi

In questo inizio (e caldo) dell’anno è ancora la protesta degli agricoltori a tenere banco e a dettare, nostro malgrado, le più o meno nuove politiche green europee. Già, perché se da un lato i motivi per manifestare appaiono validi, dall’altro la decisione della Commissione europea di ritirare una proposta sulla riduzione dei pesticidi appare...

Mentre la mobilitazione si sta allargando in tutta Italia e sono già diversi i mezzi che puntano su Roma, Ursula von der Leyer annuncia che proporrà al collegio dei commissari “il ritiro” della proposta legislativa sui pesticidi. Cosa accade all’ennesimo giorno di proteste degli agricoltori europei

@FNSEA

In questo inizio (e caldo) dell’anno è ancora la protesta degli agricoltori a tenere banco e a dettare, nostro malgrado, le più o meno nuove politiche green europee. Già, perché se da un lato i motivi per manifestare appaiono validi, dall’altro la decisione della Commissione europea di ritirare una proposta sulla riduzione dei pesticidi appare una pugnalata per l’ambiente e per gli stessi lavoratori del settore e non solo.

Vero è che la legge sull’uso sostenibile dei pesticidi (SUR) e del taglio del 50% entro il 2030 si trovava già su un binario morto, dal momento che al Parlamento europeo era stata bocciata dopo che il testo originale era stato stravolto (anche) dalle multinazionali dell’agroindustria, ma è anche vero che dovrebbe rimanere un caposaldo l’dea che senza terreni sani, le


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