Le manguste: la guerra come mezzo di sopravvivenza
Le manguste dipendono dalle guerre per la loro sopravvivenza, con impatti significativi sulle dinamiche familiari e la sopravvivenza dei cuccioli.
Non scherzare con una mangusta! (Mark Sheridan-Johnson/Shutterstock)
Il termine “guerra” evoca spesso immagini spaventose e si associa di solito a conseguenze negative, sia che si tratti di esseri umani che di animali. Tuttavia, esiste una specie che dipende effettivamente dagli atti di guerra per la sua sopravvivenza. Parliamo delle manguste, in particolare delle specie mangusta striata (Mungos mungo) e mangusta nano (Helogale parvula), entrambe presenti in gruppi familiari sociali in tutta l’Africa.
Le manguste si nutrono principalmente di piccoli insetti, lucertole e persino serpenti. Nonostante le loro dimensioni ridotte, le manguste nane sono i carnivori più piccoli dell’Africa. Le manguste striate, invece, possono raggiungere una lunghezza di circa 30-45 centimetri. Nonostante il loro aspetto dolce e soffice, nascondono una natura e uno stile di vita estremamente violenti. La loro società è interamente basata sulla guerra, come afferma Michael Cant dell’Università di Exeter, Regno Unito. Queste manguste sono note per cacciare i membri della propria famiglia,
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