L’Anno Senza Estate: Il 1816, l’Anno del Freddo Estremo

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Nel 1816, l’Anno Senza Estate vide un raffreddamento globale causato dall’eruzione del Mount Tambora, portando a gravi conseguenze climatiche e agricole.

Potrebbe sembrare abbastanza innocente qui, ma il capriccio del Tambora nel 1815 ha portato a un clima freddo e al fallimento dei raccolti l’anno successivo. (MudaCom/Shutterstock.com)

L’estate è di solito caratterizzata dagli alberi rigogliosi, cieli azzurri e giornate calde e lunghe, ma nel 1816, nell’emisfero settentrionale, queste condizioni non si verificarono. L’Anno Senza Estate, come fu chiamato, vide una diminuzione globale delle temperature di circa 2-7 °F, causando scompiglio nei modelli meteorologici in tutto il mondo.

Negli Stati Uniti, invece del caldo estivo, l’inverno persistette. A maggio, in molti stati orientali, il freddo era ancora intenso, mentre giugno portò la neve. In Pennsylvania, i fiumi rimasero ghiacciati fino a luglio. In Europa, piogge torrenziali colpirono l’Irlanda, dove non smise di piovere per otto settimane consecutive.

Il presidente degli Stati Uniti John Quincy Adams, all’epoca ambasciatore in Gran Bretagna, descrisse nel suo diario le piogge gelide e i tuoni che lo costrinsero a rimanere in casa all’inizio di


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