Lando Buzzanca ricoverato all’ospedale. Lo sfogo della compagna che non può vederlo

Il famosissimo attore palermitano Lando Buzzanca, 85 anni, è stato ricoverato presso l’ospedale Santo Spirito a Roma a causa di un incidente domestico.

Ad annunciare la notizia è stata la sua compagna Francesca Della Valle che è al suo fianco dal 2016, da 5 anni, dopo sei anni che lui era rimasto vedovo di Lucia Peralta.

La compagna ha dichiarato:“ Amo Lando e gli voglio salvare la vita e tenermi da lui lontana equivale a violare il suo benessere psicofisico. E’ fondamentale per la salute. Mi pare di vivere un incubo. La notte non dormo pensando a quanto possa sentirsi solo”.

L’attore aveva avuto un’ischemia nel 2014.

Francesca Della Valle, più giovane di 35 anni, protesta pubblicamente perché non avrebbe la possibilità di vederlo né di ricevere notizie sulle sue condizioni, nonostante la coppia sia molto innamorata.

I figli di Lando, Massimiliano e Mario Buzzanca avevano da tempo nominato un amministratore di sostegno per aiutare l’attore nella gestione del suo patrimonio dopo l’ischemia.

Maschio, siciliano, grande ed eclettico attore, dal genere della commedia sexy (Il merlo maschio, Il pupazzo, Puro siccome un angelo papà mi fece monaco… di Monza solo per citarne alcuni), al grande cinema, al teatro, in tutti i ruoli.

Carnagione scura, mascella prominente, sguardo vispo e malandrino, bel sorriso e naso importante, con baffi o senza, ha saputo portare sul grande schermo le frustrazioni sessuali dell’uomo comune nei confronti del gentil sesso. Ora, con qualche anno in più, non ha perso il suo carisma da grande seduttore, ma soprattutto è un uomo colto, sensibile e simpatico.

Dopo aver completato l’istruzione obbligatoria nella sua Palermo, emigra nella Capitale in cerca di fortuna. Ha solo 21 anni quando si sposa con Lucia, che sarà la madre dei suoi due figli.

Dopo alcuni lavoretti precari, inizia la carriera di attore, che era il suo più grande sogno.

Inizia come comparsa nel kolossal Ben Hur (1959). Gli porta fortuna. Dal 1961, comincia a lavorare nel piccolo schermo prendendo parte a due sceneggiati :  La trincea e Il mondo è una prigione. Passa poi a ruoli in film comici come Totò di notte n.1 .

Con Pietro Germi arriva il successo accanto a Marcello Mastroianni e Stefania Sandrelli in Divorzio all’italiana (1962), dove offre una delle sue migliori interpretazioni come caratterista.

Buzzanca continua la gavetta, mettendosi al servizio di grandi autori come Elio Petri (I giorni contati, con Vittorio Caprioli), Dino Risi (I mostri, 1963, con Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi e Alberto Sordi) e Antonio Pietrangeli (La parmigiana), diventando anche la spalla di grandi e mitici attori come Amedeo Nazzari (Le monachine, 1963), Gino Cervi (La smania addosso, 1963) e la coppia Franco & Ciccio (I marziani hanno 12 mani o Cadavere per signora, entrambi del 1964). Acquista lentamente, ma con decisione i suoi spazi in una Cinecittà nel pieno della dolce vita.

Il magnifico cornuto (1964).

Gabriella Giorgelli recitò con lui nel film “IO E LUI” , tratto da un famoso libro di Moravia, poi in “DON PASQUALE BAILLON PROTETTORE DELLE DONNE” e ancora in “QUANDO LE DONNE AVEVANO LA CODA”.

Pasquale Festa Campanile, Marco Vicario, Steno, Luciano Salce, Gianni Grimaldi e Luigi Filippo D’Amico diventano i suoi autori, mentre Barbara Bouchet, Laura Antonelli, Sylva Koscina, Rossana Podestà, Agostina Belli e Femi Benussi le sue compagne di set.

Successo anche al teatro La scuola delle mogli” di Molière (1990), “La cena delle beffe” (1991) e “Liolà” (1994). Assieme al grande Gassman ne Tutti gli anni una volta all’anno (1994)

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Acquistata ormai la popolarità, Buzzanca è diretto da Nanni Loy nel film a episodi Made in Italy (1965) accanto a Peppino De Filippo, Anna Magnani e Aldo Fabrizi. Seguirà poi la pellicola di Franco Rossi Una rosa per tutti (1965) e un lungo sodalizio artistico con Bruno Corbucci. Le proposte aumentano ogni giorno di più: passa da Caccia alla volpe (1966) di Vittorio De Sica con Victor Mature e Peter Sellers al Don Giovanni in Sicilia (1967) di Alberto Lattuada (del quale è protagonista), fino a Le dolci signore (1967) con Vittorio Gassman.

Rinato artisticamente, recita il ruolo di protagonista nella fiction Mio figlio (2005), dove interpreta la parte di un padre che scopre l’omosessualità del figlio, nonché quelli di Don Ippolito ne La Baronessa di Carini (2007) e quelli di Pietro di Bernardone, padre di San Francesco D’Assisi ne Chiara e Francesco (2007), tornando al cinema con I vicerè (2006) di Roberto Faenza.

Sicuramente è vero il detto che, accanto a un grande uomo, spesso c’è una grande donna. Divideva felicemente il suo tempo con la bellissima e bravissima Francesca Della Valle, prima della rovinosa caduta in casa e del ricovero.

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