Lago di Nemi: i cittadini formano una catena umana e portano secchi d’acqua contro il rischio prosciugamento
Circa 200 persone sabato scorso si sono riunite a Genzano per prendere parte all’iniziativa “Una secchiata per il lago di Nemi”, lanciata dal Comitato Protezione Boschi e raccolta da tante altre associazioni e attivisti del territorio dei Castelli Romani. Lo scopo? Sensibilizzare sulla crisi idrica anche in maniera divertente
Fatto! Un secchio dopo l’altro a Genzano il lago di Nemi, in agonia, ha ricevuto un po’ di acqua. In fila, infatti, residenti e volontari, sabato 21 settembre hanno dato luogo a un’azione unica nel suo genere: restituire acqua a un lago che si sta prosciugando con delle vere e proprie secchiate.
Un’azione simbolica, certo, ma tutta tesa a sensibilizzare sul grave problema della siccità che oramai stai pericolosamente interessando sempre più territori italiani.
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Ci siamo messi in fila trasportando l’acqua presa in una fontana del centro fino a giù, passandoci il secchio di mano in mano per 2 km, raccontano. Una catena di persone
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