La riforma del Patto di stabilità arriverà entro l’anno e Giorgetti lancia l’allarme: “Per l’Italia è impossibile rispettare le regole”
La speranza di un rinvio del nuovo Patto di stabilità sembra sfumare. L’Italia dovrà fare i conti con le regole fiscali Ue: meno stringenti di quelle precedenti, è vero, ma di certo restrittive rispetto alle speranze del governo in vista della manovra. E se non si decidesse di scorporare gli investimenti per l’Italia sarebbe “impossibile rispettare” le regole.
A confermare che un accordo sul nuovo Patto di stabilità si raggiungerà entro l’anno è il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. “Se non a ottobre, a Natale”, assicura. Per il ministro dell’Economia “è un momento decisivo”, siamo di fronte a un “crocevia storico per la nuova governance economica Ue che a cascata si dovrà tradurre nella disciplina di bilancio dei Paesi”.
I problemi del nuovo Patto di stabilità per l’Italia
Secondo Giorgetti per l’Italia, che “ha 80 miliardi al minimo di Superbonus da pagare sul debito nei prossimi 3-4 anni, e spese importantissime di investimento, è matematicamente impossibile rispettare quella regola che in qualche modo si vorrebbe introdurre”. L’Italia chiede “l’esclusione degli investimenti dal Patto di stabilità e crescita” perché altrimenti sarebbe impossibile
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