La richiesta del console ucraino a Milano: “No all’opera russa per la Prima della Scala, c’è il rischio propaganda”. Finora nessuna risposta

La richiesta del console ucraino a Milano: "No all'opera russa per la Prima della Scala, c'è il rischio propaganda". Finora nessuna rispostailfattoquotidiano.it

Cambiare in corsa il cartellone della stagione, dal quale andrebbero escluse le opere russe, a iniziare dal Boris Godunov di Modest Musorgskij, e anche l’esibizione di Anna Netrebko. È l’invito rivolto in una lettera indirizzata al sovrintendente del teatro alla Scala, Dominique Meyer, al sindaco Beppe Sala e al presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, dal console ucraino a Milano Andrii Kartysh.

A meno di un mese dal 7 dicembre quando, nel giorno di Sant’Ambrogio, si terrà la Prima con in programma appunto il Boris Godunov, il numero uno della Scala e le istituzioni locali hanno ricevuto la richiesta ufficiale del console, motivata – è il senso della lettera – dalla necessità a suo avviso, di non assecondare “eventuali elementi propagandistici” perché l’eredità culturale è uno strumento nella mani della Federazione Russa, pertanto è necessario essere cauti. Nessuno, a distanza di oltre 24 ore dal momento in cui la lettera è diventata di dominio pubblico, ha risposto ufficialmente.

Alla Scala, la richiesta di rivedere il programma della Prima cancellando un’opera composta oltre 150 anni fa, è stata accolta con sorpresa

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