La perdita di peso causata dal digiuno intermittente può alterare l’attività cerebrale
Secondo uno studio di ricerca, perdere peso dovuto a un digiuno intermittente, può causare cambiamenti permanenti sia al cervello che ai batteri nell’intestino.
Il digiuno intermittente, conosciuto anche come “restrizione energetica intermittente” (IER), prevede il passaggio da giorni di alimentazione normale a giorni di digiuno. I ricercatori hanno scoperto che questo tipo di perdita di peso può influenzare l’interazione tra l’attività cerebrale e il microbioma intestinale, l’insieme di batteri buoni che vivono nell’intestino. I risultati completi dello studio sono stati pubblicati sulla rivista Frontiers in Cellular and Infection Microbiology.
I cambiamenti osservati nel microbioma intestinale e nell’attività nelle regioni cerebrali legate alla dipendenza durante e dopo la perdita di peso, sono molto dinamici e accoppiati nel tempo, come rivelato dal professor Qiang Zeng, ricercatore presso l’Istituto di gestione della salute dell’Ospedale generale del PLA di Pechino.
Come ben sappiamo, l’obesità è un importante fattore di rischio per diverse malattie, tra cui quelle cardiovascolari e il diabete. Oltre un miliardo di persone in tutto il mondo sono obese e molte cercano di perdere peso utilizzando varie diete, tra cui l’IER.
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