La mamma di Elena Del Pozzo, Martina Patti, ha confessato: la bambina trovata morta a Catania non era stata rapita

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di Redazione online

Martina Patti, 23 anni, aveva denunciato il rapimento della piccola. Ha fatto poi rinvenire il suo corpo a 200 metri da casa

La mamma di Elena Del Pozzo, la bambina di quattro anni scomparsa lunedì a Catania e trovata morta oggi, ha confessato che la piccola non era stata rapita.

È stata proprio Martina Patti, 23 anni, a far rinvenire il cadavere della bambina in un campo a 200 metri da casa. Solo ieri aveva denunciato il rapimento di Elena «da una banda di tre uomini incappucciati», all’uscita dall’asilo.

«Non credevamo possibile una cosa del genere. Un rapimento era impensabile. Non si poteva immaginare quello che è successo. Mi sembra tutto così strano, assurdo. La madre di Elena era una ragazza molto chiusa, ma non riesco a spiegarmi il motivo di quello che è accaduto. Ma adesso chi è stato deve pagare, anche chi l’ha eventualmente aiutata», ha detto Giovanni Del Pozzo, il nonno paterno, giunto sul luogo del ritrovamento del corpo della nipotina.

«Avevamo creduto alla storia degli uomini incappucciati», dice distrutta Rosaria Testa, la nonna paterna. «Non avevamo ragione di non credere. Elena era una bimba meravigliosa».

Il padre di Elena aveva avuto dei precedenti per droga. I genitori erano separati. Secondo quanto raccontato dai parenti della bambina, sarebbe stata la madre della piccola a lasciare il padre, probabilmente perché avrebbe incontrato un nuovo compagno. A quel punto il padre della bambina sarebbe partito per la Germania, dove avrebbe incontrato la sua nuova compagna. La donna però avrebbe continuato ad avere dei comportamenti morbosi nei confronti dell’ex. Rosaria Testa, la nonna della bambina, ha raccontato che la madre avrebbe strattonato la piccola «anche a un braccio».

«Martina Patti voleva incastrare mio fratello. Un anno fa mio fratello fu accusato ingiustamente di una rapina ma fortunatamente fu scagionato completamente. Quando dal carcere passò ai domiciliari, sotto casa trovammo un biglietto di minacce con scritto: “Non fare lo sbirro, attento a quello che fai”. Mio fratello non sa nulla di nulla. A questo biglietto la madre della bimba ha fatto riferimento dicendo che avevano rapito Elena». È quanto riferito ai giornalisti dalla zia di Elena, Martina Vanessa Del Pozzo. «La madre — aggiunge — disse che quelle persone incappucciate avevano fatto riferimento al biglietto dicendo “non ti è bastato il biglietto? Digli a tuo marito che questa è l’ultima cosa che fa: a sua figlia la trova morta”».

Strazio e lacrime dei famigliari al passaggio del carro funebre con la bara del corpo di Elena. Il nonno paterno ha seguito il carro funebre, con la mano appoggiata sopra, e urlava «Angelo mio, Angelo mio».

«Stiamo ancora sentendo la mamma» che «al momento ha indicato luogo per rinvenire cadavere», hanno rivelato i Carabinieri al momento ancora impegnati con l’interrogatorio di Martina Patti.

Il sindaco di Mascalucia, Vincenzo Magra, ha annunciato a LaPresse l’annullamento della festa di San Vito prevista per domani: «Ho provveduto ad annullare tutti i festeggiamenti. Il nostro paese è in lutto. E’ morta una piccola anima innocente».

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