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La libertà senza qualità è un rischio da evitare con la pedagogia della bellezza e dell’identità

Gli individui  ontologicamente, nella loro costituzione originaria,  sono scissi ,ciascuno in un  giardino recintato. Ontologicamente ciascuno è un’isola e intorno ha il deserto del mare oceanico; se bevo, bevo  io,  quel che mangio lo mangio io,  quel che sogno lo sogno io. Sono “individuo” in ogni istante, non è la morte che mi connota come […]
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Gli individui  ontologicamente, nella loro costituzione originaria,  sono scissi ,ciascuno in un  giardino recintato. Ontologicamente ciascuno è un’isola e intorno ha il deserto del mare oceanico; se bevo, bevo  io,  quel che mangio lo mangio io,  quel che sogno lo sogno io. Sono “individuo” in ogni istante, non è la morte che mi connota come individuo ma ciascun  istante del vivere. Ma nell’aspetto non ontologico, sociale, siamo vincolati agli altri in maniera radicale, proprio le radici, i tronchi sono distanti isolati ma le radici attorcigliate. La duplice  dimensione dell’uomo.

L’uomo sociale e l’uomo ontologico

Ritengo essenziale differenziare   l’uomo sociale e l’uomo ontologico (naturale). L’uomo ontologico è solo ,unico, singolo,scisso, io; l’uomo sociale è radicato all’altro e dovrebbe esserlo in maniera affermativa, in vicendevole accrescimento di vitalità. Per ciò costituiamo la società, non per ostacolarci ma per accrescerci come individui con gli altri avendo per scopo la felicità(!). Bisogna, a tal fine, ripercepire la libertà che si sta dividendo dalla democrazia:  la democrazia sta perdendo la libertà, è un “fatto”, Avviene, gravissimo, dovuto fondamentalmente ai mezzi di comunicazione i quali convincono i cittadini ad avere un’opinione comune, oppressiva, soppressiva dell’individuo, svalutativa del singolo, comunicata ad un soggetto collettivo che viene uniformato con la medesima informazione e degrada per essere alla bassa altezza del “pubblico”.

Il totalitarismo antiindividuale

Ne viene un totalitarismo oggettivo anti individuale, uniformità cognitiva, quindi uniformità di opinione. I mezzi di comuncazione diffusivi associati a eventi generalizzati (guerra, pandemia)  investono clamorosamente il singolo rendendolo collettivo  nella vastità dei femomeni. E’ un  trionfo della democrazia, intesa come potere dell’insieme, e la perdita del valore del singolo quindi della libertà: in quanto la libertà è stretta ai singoli e quando la libertà si pretende come libertà di insiemi. siamo allo sterminio della


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