La deforestazione dell’Amazzonia non era inevitabile: da gennaio è diminuita del 50%
La dilagante deforestazione dell’Amazzonia non era, come potrebbe sembrare, un fenomeno inevitabile. Dopo aver raddoppiato la superficie annua distrutta tra il 2018 e il 2022, la scomparsa della foresta amazzonica in Brasile ha infatti invertito la tendenza. Quest’anno è stata devastata una superficie inferiore del 50% rispetto allo stesso periodo del 2022, secondo i dati...
Grazie al cambio di politiche in Brasile, stiamo assistendo ad un’inversione di rotta per quel che concerne la deforestazione della foresta amazzonica con dati finora incoraggianti
@greenpeace
La dilagante deforestazione dell’Amazzonia non era, come potrebbe sembrare, un fenomeno inevitabile. Dopo aver raddoppiato la superficie annua distrutta tra il 2018 e il 2022, la scomparsa della foresta amazzonica in Brasile ha infatti invertito la tendenza.
Quest’anno è stata devastata una superficie inferiore del 50% rispetto allo stesso periodo del 2022, secondo i dati dell’Istituto nazionale brasiliano per la ricerca spaziale (INPE). Si è passati da 7.100 km2 a 3.700 km2.
L’inversione di tendenza illustra un cambiamento nella gestione delle foreste pluviali: il calo della deforestazione è iniziato nel gennaio scorso, quando il presidente brasiliano Inacio Lula da Silva è subentrato al presidente di estrema destra Jair Bolsonaro. All’epoca solo in Amazzonia sono stati distrutti 1,8 milioni di ettari, pari a 18.000 chilometri quadrati.
La perdita di foreste è diminuita del 66% rispetto al 2022
Per valutare il significato di questa distruzione, oltre alla perdita di biodiversità, di
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