
La compagnia energetica statale del Regno Unita vieta i pannelli solari “della schiavitù”
Catene di approvvigionamento etiche per il governo britannico: il Regno Unito vieterà l’uso di pannelli solari “da schiavitù”. L’altra faccia del verde Molti componenti dei pannelli solari, come il polisilicio, il cobalto e le terre rare, provengono da aree in cui, ancora oggi, sono documentati drammatici casi di lavoro forzato, sfruttamento minorile o gravi violazioni...
Il governo britannico ha introdotto un emendamento per garantire che Great British Energy operi con catene di approvvigionamento etiche e libere da lavoro forzato. L’iniziativa si inserisce in un più ampio impegno contro lo sfruttamento nella filiera delle rinnovabili. Con la Solar Roadmap, il Regno Unito punta a triplicare la capacità solare entro il 2030, senza compromettere i diritti umani.
Catene di approvvigionamento etiche per il governo britannico: il Regno Unito vieterà l’uso di pannelli solari “da schiavitù”.
L’altra faccia del verde
Molti componenti dei pannelli solari, come il polisilicio, il cobalto e le terre rare, provengono da aree in cui, ancora oggi, sono documentati drammatici casi di lavoro forzato, sfruttamento minorile o gravi violazioni dei diritti umani. Aziende occidentali (e non solo), che si fregiano del loro impegno verso un approccio più sostenibile, possono dunque inconsapevolmente alimentare pratiche di sfruttamento lungo la filiera produttiva.
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