Impatto del persistente buco dell’ozono sull’Antartide
Il persistente buco dell’ozono sopra l’Antartide provoca un aumento della radiazione UV, mettendo a rischio la fauna selvatica e la vegetazione. È fondamentale agire sul cambiamento climatico per proteggere l’ecosistema antartico.
Alcuni dei residenti più giovani dell’Antartide potrebbero essere particolarmente vulnerabili all’aumento della radiazione UV derivante dallo svuotamento dell’ozono. (juan68/Shutterstock.com)
Il buco dell’ozono sopra l’Antartide si espande e si chiude ogni anno, con una tempistica che gli scienziati riescono a prevedere approssimativamente. Tuttavia, negli ultimi anni, la sua comparsa si è protratta sempre più tardi nel corso dell’anno, sollevando preoccupazioni per la fauna selvatica del continente antartico.
In passato, il buco dell’ozono sopra l’Antartide raggiungeva il picco tra settembre e ottobre, quando gli abitanti del continente tendevano ad essere meno attivi. Questo consentiva alla situazione di risolversi prima dell’inizio dell’estate antartica, quando il ghiaccio e la neve si scioglievano e gli animali dormienti emergevano.
Tuttavia, negli ultimi quattro anni, il buco dell’ozono è persistito fino a dicembre, prolungandosi ben oltre il periodo tradizionale. Il buco dell’ozono dell’anno scorso è stato uno dei più grandi mai registrati, sollevando preoccupazioni
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