
Il rubinetto non convince un italiano su tre: così la sfiducia nell’acqua pubblica diventa la nostra siccità, alimentando montagne di plastica
C’è un paradosso che scorre silenzioso sotto i nostri piedi, tra tubature logore e rubinetti che perdono: l’Italia è il Paese che preleva più acqua dolce in tutta l’Unione europea, ma allo stesso tempo è uno dei meno efficienti nella sua distribuzione. E, come se non bastasse, milioni di cittadini non si fidano a berla,...
C’è un paradosso che scorre silenzioso sotto i nostri piedi, tra tubature logore e rubinetti che perdono: l’Italia è il Paese che preleva più acqua dolce in tutta l’Unione europea, ma allo stesso tempo è uno dei meno efficienti nella sua distribuzione. E, come se non bastasse, milioni di cittadini non si fidano a berla, quell’acqua, nemmeno quando arriva a casa.
Lo racconta l’ottava edizione del Rapporto Istat sugli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), pubblicata il 10 luglio 2025. Il documento, che monitora 320 misure statistiche attraverso 148 indicatori per valutare i progressi dell’Italia verso l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, pone l’accento su un tema tanto essenziale quanto trascurato: l’acqua.
Il Goal 6, dedicato all’“acqua pulita e servizi igienico-sanitari”, è tra gli obiettivi che in Italia mostrano i progressi più deboli. Un obiettivo strategico, che punta a garantire la disponibilità e una gestione sostenibile delle risorse idriche per tutti, ma che nel nostro Paese sembra ancora lontano da una piena attuazione. Lo confermano i numeri. E sono numeri che pesano.
Un record di cui non vantarsi: siamo i primi per
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER