Il Parkinson ha un odore e questi cani riescono a fiutare la malattia con una precisione dell’80%

La diagnosi precoce del Parkinson è ancora una delle grandi sfide della medicina. Spesso i primi sintomi – come i tremori o i movimenti rallentati – vengono confusi con normali segni dell’invecchiamento. Quando arriva una diagnosi certa, gran parte dei neuroni dopaminergici è già compromessa. Ma c’è una speranza che arriva dal fiuto dei cani....

Bumper e Peanut, due cani addestrati per il rilevamento, sono in grado di fiutare il Parkinson con l’80% di precisione: la scienza studia il loro fiuto per creare un test precoce, rapido e non invasivo

Rebecca Manzi

16 Luglio 2025

@medicaldetectiondogs/Instagram

La diagnosi precoce del Parkinson è ancora una delle grandi sfide della medicina. Spesso i primi sintomi – come i tremori o i movimenti rallentati – vengono confusi con normali segni dell’invecchiamento. Quando arriva una diagnosi certa, gran parte dei neuroni dopaminergici è già compromessa. Ma c’è una speranza che arriva dal fiuto dei cani.

Si chiamano Bumper e Peanut, un Golden Retriever e un Labrador nero, e sono i protagonisti di uno studio innovativo. Addestrati dall’organizzazione britannica Medical Detection Dogs (che già si è occupata di istruire i cani a fiutare il cancro e il Covid), i due hanno imparato a riconoscere la presenza del Parkinson semplicemente annusando dei tamponi cutanei.

I risultati? Impressionanti: Peanut ha individuato correttamente l’80% dei casi, mentre


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