Il paradosso del petrolio: i pozzi si stanno esaurendo prima del previsto e per estrarlo inquiniamo sempre di più

Immaginate di avere un secchio bucato che perde acqua sempre più velocemente. Per tenerlo pieno, dovete versare acqua sempre più in fretta. È quello che succede ai giacimenti di petrolio e gas, e il risultato potrebbe sorprenderci: potremmo inquinare di più, non di meno. A prima vista sembra un sogno degli ambientalisti: meno petrolio, meno...

Un’analisi dell’Agenzia Internazionale dell’Energia su 15.000 giacimenti rivela un calo di produzione più rapido del previsto. Senza massicci investimenti e una transizione energetica ordinata ma veloce, rischiamo crisi energetiche globali e un aumento delle emissioni, non una riduzione

Riccardo Liguori

18 Settembre 2025

@Canva

Immaginate di avere un secchio bucato che perde acqua sempre più velocemente. Per tenerlo pieno, dovete versare acqua sempre più in fretta. È quello che succede ai giacimenti di petrolio e gas, e il risultato potrebbe sorprenderci: potremmo inquinare di più, non di meno.

A prima vista sembra un sogno degli ambientalisti: meno petrolio, meno CO₂. Ma l’Agenzia Internazionale dell’Energia (IEA) mette in guardia: se la produzione cala più velocemente della capacità delle rinnovabili di colmare il vuoto, rischiamo blackout, prezzi alle stelle e un ritorno massiccio al carbone. E il carbone è il combustibile fossile con più CO₂ per kWh prodotto.

Il nuovo studio IEA, che ha analizzato oltre 15.000 giacimenti in tutto il mondo, rivela che la produzione


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