Il mare è di tutti, ma ormai è riservato a pochi: il 70% delle spiagge in queste Regioni è colonizzato da stabilimenti balneari

Quest’anno in Italia il tema degli stabilimenti balneari è particolarmente caldo. Prezzi alle stelle, ombrelloni vuoti, imprenditori che denunciano crisi e famiglie che rinunciano al mare. Il paradosso è evidente: viviamo in un Paese con circa 8.000 chilometri di coste, eppure trovare un tratto libero di spiaggia diventa ogni anno più difficile. Non è solo...

Costume & Società

Le coste italiane sono “colonizzate” dagli stabilimenti balneari e così il mare, un tempo bene di tutti, rischia di diventare un privilegio per pochi

Francesca Biagioli

21 Agosto 2025

Quest’anno in Italia il tema degli stabilimenti balneari è particolarmente caldo. Prezzi alle stelle, ombrelloni vuoti, imprenditori che denunciano crisi e famiglie che rinunciano al mare. Il paradosso è evidente: viviamo in un Paese con circa 8.000 chilometri di coste, eppure trovare un tratto libero di spiaggia diventa ogni anno più difficile.

Non è solo una questione di portafoglio, è un tema di accesso a un bene comune, il mare, che la Costituzione e il Codice della Navigazione dichiarano di tutti, ma che in realtà è sempre più recintato e a pagamento.

Gli ultimi dati dell’Ispra e di Legambiente parlano chiaro. Solo il 41% delle coste italiane è sabbioso e adatto alla balneazione, e una buona fetta di queste spiagge è data in concessione. La mappatura ufficiale del governo dice


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