Il Giappone ha appena inaugurato la prima stazione ferroviaria stampata in 3D (in appena 6 ore)
Per anni, la manutenzione delle stazioni ferroviarie rurali e sottoutilizzate in Giappone ha rappresentato una sfida complessa e costosa. In molte aree del Paese, l’invecchiamento della popolazione e la migrazione verso i grandi centri urbani hanno reso difficile giustificare investimenti significativi in infrastrutture poco frequentate. A tal punto che, nel tempo, queste strutture hanno ricevuto...
Nel sud del Giappone, una stazione ferroviaria rurale diventa un laboratorio di innovazione: in meno di sei ore viene completata una struttura stampata in 3D
©Serendix
Per anni, la manutenzione delle stazioni ferroviarie rurali e sottoutilizzate in Giappone ha rappresentato una sfida complessa e costosa. In molte aree del Paese, l’invecchiamento della popolazione e la migrazione verso i grandi centri urbani hanno reso difficile giustificare investimenti significativi in infrastrutture poco frequentate. A tal punto che, nel tempo, queste strutture hanno ricevuto un nome ben preciso: “stazioni hikyō”.
Una stazione hikyō è una piccola fermata ferroviaria situata in zone isolate, lontane dai principali centri abitati. Pur essendo spesso immerse in paesaggi pittoreschi e ricche di fascino nostalgico, queste stazioni sono utilizzate da un numero minimo di passeggeri e risultano quindi difficili da mantenere. Proprio per queste caratteristiche, rappresentano il contesto ideale per sperimentare soluzioni innovative ed economiche come la stampa 3D.
Le stazioni hikyō trovano nuova vita grazie alla tecnologia
È in questo scenario che nasce il progetto pionieristico di Hatsushima, nella prefettura di Wakayama: la prima stazione
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