I giornalisti del Tg1 Giorgino, Chimenti e D’Aquino e la guerra di certificati medici

di Giovanna Cavalli

I tre conduttori dell’edizione delle 20 avrebbero rifiutato di occuparsi della rassegna stampa mattutina, come richiesto dalla direttrice Maggioni, per motivi di salute

Sta tutto scritto nei certificati medici. Quelli che i tre dei quattro conduttori del Tg1 delle 20, Francesco Giorgino, Emma D’Aquino e Laura Chimenti, avrebbero presentato per tempo, prima di essere rimossi dalla prestigiosa conduzione delle 20 – e «retrocessi» sul campo a quella delle 13.30 – per aver declinato l’invito della direttrice Monica Maggioni a condurre la rassegna stampa del mattino presto.

All’alba

Molto presto, visto che per essere in video alle 6.30, senza sfoggiare poco telegeniche occhiaie da panda e capelli scarruffati, occorre prima passare dal trucco e parrucco, nonché aver letto i giornali, per poterne parlare con contezza ai telespettatori. E dunque occorre presentarsi a Saxa Rubra intorno alle cinque, alle prime luci dell’alba. Non sempre, attenzione, ma per 5 giorni consecutivi ogni mese e mezzo. E subito tutti a dire, ad insinuare, a dare per certo che sia stata l’idea della levataccia antelucana a fare inorridire i tre noti e amati mezzibusti della Rai, abituati ad orari più comodi.

I tre ribelli

Soltanto Alessio Zucchini, forse perché ha alle spalle tanti duri anni da precario prima di approdare in Rai, ha accettato senza fare una piega. Ed è rimasto al suo posto. Per i tre «ribelli» invece Monica Maggioni avrebbe disposto uno spostamento a decorrenza immediata, comunicato per lettera senza troppo preavviso. Così come il progetto è partito in tempi ristretti. La direttrice del resto tiene moltissimo a questa rassegna stampa mattutina, dove, come in qualunque campo si sia misurata, vorrebbe eccellere, sbaragliando la concorrenza, esterna e interna. Giorgino, Chimenti e D’Aquino sono stati dipinti come lavativi, pigri, viziati (o a scelta, vittime di una direttrice troppo intransigente e volitiva). In realtà ciascuno avrebbe presentato un dettagliato certificato medico che attesta l’impossibilità di affrontare turni troppo faticosi. Insomma il no sarebbe motivato da comprovate necessità di salute. Specialmente nel caso di Giorgino, che la stessa Monica Maggioni ha nominato vicedirettore del TG1, subito dopo il suo insediamento, nel novembre del 2021. E che dopo l’ultima conduzione alle 20 ha salutato il pubblico: «Grazie e arrivederci a tutti».

Rapporti incrinati

Il conduttore, prima ancora di essere selezionato per il compito della rassegna stampa delle 6.30, avrebbe chiesto una riduzione del carico lavorativo per motivi di salute. Su consiglio dei medici. Non per evitare sveglie anticipate, anche perché, nel suo ruolo, ha più volte lavorato di buon’ora e spesso fino a tarda sera , con oltre 400 giorni di ferie arretrate a dimostrare il suo impegno. «Non sono autorizzato a parlare, la vicenda è oggetto di valutazione dei miei legali» si è limitato a dire all’agenzia Adnkronos. Dispiaciuto per essere stato dipinto come un riottoso fannullone o come un vanesio che si sente una star. Nei consueti corridoi di Saxa Rubra si dice poi che da tempo i suoi rapporti con la direttrice fossero incrinati. Divergenze di vedute. E di schieramento: Maggioni assai governativa, Giorgino in generica quota centrodestra. Anche Emma D’Aquino e Laura Chimenti avrebbero motivato il no con certificato medico e sarebbero sorprese e mortificate dal brusco ordine di servizio. Tra i papabili sostituti, in prima fila c’è Giorgia Cardinaletti, molto apprezzata dalla direttrice.

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