I debiti fino a 5mila euro cancellati per 2,5 milioni di italiani, ma c’è un limite di reddito

Firmato il decreto attuativo sul condono fiscale 2021: entro il 31 ottobre i debiti saranno cancellati in automatico. Verifiche sul limite di reddito. Ecco come funziona il saldo e stralcio delle cartelle.
I debiti fino a 5mila euro saranno cancellati per circa 2,5 milioni di italiani, ma attenzione: c’è un limite di reddito. Il ministero dell’Economia e delle Finanze ha firmato il decreto attuativo con regole e tempistiche da rispettare per il condono delle cartelle esattoriali sotto i 5.000 euro. In sostanza, si tratta dello stralcio delle cartelle disposto dal decreto Sostegni che prevede la cancellazione in automatico dei debiti per i contribuenti con determinati requisiti.

I debiti cancellati, ma c’è un limite di reddito

Entro il 31 ottobre 2021, i debiti sotto i 5.000 euro saranno cancellati. I requisiti per accedere al condono sono cartelle esattoriali tra il 2000 e il 2010, di valore fino a 5mila euro, per chi ha dichiarato nel 2019 un reddito di massimo 30mila euro. Tutto viene gestito dall’Agenzia delle Entrate e della Riscossione senza che i cittadini interessati debbano fare nulla. La nuova pace fiscale dovrebbe interessare circa 2,5 milioni di italiani. Il testo del decreto del ministero dell’Economia e delle Finanze non è ancora stato pubblicato, ma ecco alcune anticipazioni.

L’elenco dei codici fiscali dei contribuenti con debiti

Entro il 20 agosto, l’Agenzia delle Entrate e della Riscossione dovrà trasmettere l’elenco dei codici fiscali dei contribuenti con debiti fino a 5.000 euro. Entro il 30 settembre, poi, le Entrate comunicheranno alla Riscossione i codici fiscali dei contribuenti esclusi perché oltre la soglia prestabilita dei 30.000 euro, sulla base delle certificazioni uniche e delle dichiarazioni dei redditi. Dall’incrocio dei dati e degli accertamenti verrà confermata la platea dei beneficiari del condono fiscale ed entro il 31 ottobre i debiti verranno cancellati in automatico.
Entro il 15 novembre 2021, il concessionario incaricato del recupero dovrà presentare la richiesta di rimborso, spesato con “oneri a carico del bilancio dello Stato!” in due rate: una entro il 31 dicembre 2021, di almeno il 70% del totale; l’altra entro il 30 giugno 2022. Entro il 30 novembre gli enti creditori avranno l’elenco delle quote annullate per poter procedere alla cancellazione a seguito dell’annullamento e all’eliminazione dalle scritture patrimoniali. Esclusi dal condono fiscale, oltre a chi ha cartelle esattoriali oltre i 5mila euro o reddito al 2019 sopra i 30mila euro, sono i casi di ruoli intestati a più debitori, se almeno uno risulta tra i codici fiscali segnalati alla Riscossione.
Fonte: Today.it

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