Hélie, la birra prodotta con i pannelli solari e un sofisticato sistema di specchi per generare calore (e venduta col vuoto a rendere)
Si chiama Hélie la birra prodotta in un microbirrificio francese, alimentato dal calore del sole grazie a un ingegnoso sistema di specchi. L’idea è nata da Romain Zamboni, ingegnere appassionato di soluzioni low-tech e fondatore del birrificio. Per produrre Hélie, è necessario innanzitutto scaldare l’acqua da mescolare con il malto. Per eseguire questa operazione, il...
Hélie è una birra prodotta in un microbirrificio francese che utilizza energia solare termica, concentrata da un sistema di specchi, per riscaldare e fermentare il mosto. L’iniziativa, ideata dall’ingegnere Romain Zamboni, mira a rendere l’intero processo produttivo più sostenibile
Si chiama Hélie la birra prodotta in un microbirrificio francese, alimentato dal calore del sole grazie a un ingegnoso sistema di specchi.
L’idea è nata da Romain Zamboni, ingegnere appassionato di soluzioni low-tech e fondatore del birrificio. Per produrre Hélie, è necessario innanzitutto scaldare l’acqua da mescolare con il malto. Per eseguire questa operazione, il birrificio utilizza tre pannelli solari termici, posizionati nel cortile del birrificio, che riscaldano il serbatoio dell’impianto. L’ottenimento del mosto richiede un’attenta miscelazione: i produttori devono mantenere il liquido a una temperatura costante di 66°C, portandolo prima a ebollizione e poi regolando con acqua fredda fino a raggiungere la temperatura desiderata.
Questa operazione richiede una grande quantità di energia, alla quale Hélie ha ovviato grazie a un sistema di specchi sviluppato dall’azienda finlandese Lytefire. Gli specchi, attraverso un gioco di riflessi, concentrano la luce
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