Gli agricoltori protestano contro la cane coltivata (mentre 12 Stati, tra cui l’Italia, chiedono all’UE di fermarla)
Prosegue la crociata contro la carne coltivata, senza crudeltà, sul territorio europeo. Ad opporsi fermamente a questa innovazione la categoria degli agricoltori, che negli ultimi giorni sta manifestando in vari Paesi, dalla Francia all’Italia, bloccando il traffico con i trattori. Per chi lavora nel settore rappresenta una minaccia ai sistemi produttivi tradizionali, così come il lancio...
Si allarga il fronte del no alla carne coltivata: mentre continuano le proteste degli agricoltori in giro per l’Europa, 12 Paesi – guidati da Italia, Francia e Austria – si rivolgono all’Ue nel tentativo di bloccare l’autorizzazione
@FNSEA
Prosegue la crociata contro la carne coltivata, senza crudeltà, sul territorio europeo. Ad opporsi fermamente a questa innovazione la categoria degli agricoltori, che negli ultimi giorni sta manifestando in vari Paesi, dalla Francia all’Italia, bloccando il traffico con i trattori. Per chi lavora nel settore rappresenta una minaccia ai sistemi produttivi tradizionali, così come il lancio sul mercato di alimenti a base di farina di grilli e altri insetti.
“Non possiamo permettere che le decisioni green di Bruxelles impattino in agricoltura, il governo deve dire “no” a chi intende invadere le nostre terre e le nostre coste, a chi vuole farci concorrenza sleale, calpestando le nostre tradizioni, con la presunzione di determinare anche il prezzo delle nostre merci, prezzi nella maggior parte dei casi insufficienti a coprire i costi di produzioni, mentre i consumatori si trovano davanti a rincari sempre
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