
Fattura elettronica: ti spiego cosa cambia da oggi e chi potrà continuare a usare lo split payment
L’Italia può continuare a prevedere il meccanismo dello split payment fino al 30 giugno 2026, grazie a una deroga concessa dal Consiglio Ue nel 2023. Ma di che si tratta? Con lo split payment l’IVA non è incassata direttamente dal fornitore che effettua la cessione di beni o la prestazione di servizi, ma versata direttamente da parte del soggetto...
Grazie a una deroga del Consiglio Ue, l’Italia potrà continuare ad applicare il meccanismo dello split payment fino al 30 giugno 2026. Questo sistema prevede che l’IVA venga versata direttamente all’Erario dal destinatario della fattura, anziché dal fornitore, e si applica soprattutto nei rapporti con la Pubblica Amministrazione. Tuttavia, a partire dal 1° luglio 2025, le società quotate in Borsa non potranno più usufruirne.
1 Luglio 2025
L’Italia può continuare a prevedere il meccanismo dello split payment fino al 30 giugno 2026, grazie a una deroga concessa dal Consiglio Ue nel 2023. Ma di che si tratta?
Con lo split payment l’IVA non è incassata direttamente dal fornitore che effettua la cessione di beni o la prestazione di servizi, ma versata direttamente da parte del soggetto che riceve la fattura, tipicamente un ente della Pubblica Amministrazione.
Dal primo luglio 2025, però le società quotate in Borsa non possono più usufruire di questo meccanismo.
Cos’è lo split payment
Lo split payment (scissione dei
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