Europa, nuova stretta sulla rendicontazione ESG: l’esclusione dell’80% delle imprese può danneggiare l’ambiente
La sostenibilità aziendale europea rischia di vivere un drastico passo indietro. La Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo (ECON) ha proposto un innalzamento sostanziale della soglia di applicazione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD): solo le imprese con più di 3.000 dipendenti e 450 milioni di euro di fatturato netto annuo...
La Commissione ECON propone di restringere l’obbligo di rendicontazione della Corporate Sustainability Reporting Directive. Ma il rischio è quello di compromettere trasparenza e sostenibilità
26 Maggio 2025
@Canva
La sostenibilità aziendale europea rischia di vivere un drastico passo indietro. La Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento europeo (ECON) ha proposto un innalzamento sostanziale della soglia di applicazione della Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD): solo le imprese con più di 3.000 dipendenti e 450 milioni di euro di fatturato netto annuo dovrebbero essere obbligate a rendicontare i propri impatti ambientali, sociali e di governance (ESG). Un cambiamento netto rispetto alla soglia attuale, fissata a 1.000 dipendenti, che a sua volta aveva già ridotto il numero di imprese coinvolte rispetto alla versione originaria della direttiva.
La motivazione ufficiale? Alleggerire il carico normativo, rendere la burocrazia più snella e risparmiare risorse economiche. ECON sostiene che la mole di dati attualmente richiesta – oltre 1.000 punti informativi – sia insostenibile per molte imprese
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