
Emergenza PFAS nell’acqua potabile: i gestori idrici propongono 5 azioni concrete per tutelare ambiente e salute
Le sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche, meglio conosciute come PFAS, sono ormai da tempo al centro del dibattito ambientale e sanitario, anche in Italia. Questi composti chimici, ancora molto (troppo) utilizzati in prodotti di uso quotidiano per le loro proprietà di resistenza a calore, acqua e grassi, si sono rivelati però nel tempo estremamente problematici sia...
Utilitalia, federazione dei gestori idrici in Italia, ha presentato 5 proposte per affrontare l’emergenza PFAS nelle acque potabili, puntando su innovazione, responsabilità e investimenti
7 Agosto 2025
Le sostanze perfluoroalchiliche e polifluoroalchiliche, meglio conosciute come PFAS, sono ormai da tempo al centro del dibattito ambientale e sanitario, anche in Italia. Questi composti chimici, ancora molto (troppo) utilizzati in prodotti di uso quotidiano per le loro proprietà di resistenza a calore, acqua e grassi, si sono rivelati però nel tempo estremamente problematici sia per l’ambiente che per la salute umana.
L’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) hanno riconosciuto come alcune sostanze PFAS, in particolare il PFOA e il PFOS, possano essere potenzialmente cancerogene e tossiche. Il problema è che la loro presenza è stata riscontrata anche in numerose falde acquifere e reti idriche, soprattutto in regioni come Veneto e Piemonte, il che ovviamente è molto preoccupante per la sicurezza dell’acqua potabile.
La contaminazione
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