Elicottero scomparso: nessun superstite, i 7 morti carbonizzati 

Elicottero scomparso: nessun superstite, i 7 morti carbonizzati nordest24.it

AGGIORNAMENTO ORE 14:25 – I soccorritori hanno ritrovato, privi di vita, tutti e sette i passeggeri dell’elicottero: il pilota veneto e sei passeggeri, quattro di nazionalità turca e due di nazionalità libanese, in viaggio d’affari in Italia. E’ quanto rende noto la prefettura di Modena. La zona del ritrovamento è stata immediatamente posta sotto sequestro dall’Autorità Giudiziaria di Reggio Emilia che procede.

CHI SONO I 7 A BORDO

A bordo il 33enne di Polverara Corrado Levorin, e sei passeggeri, quattro cittadini turchi e due libanesi. Si tratta dei turchi Serhat Kenar, Arif Cez, Ilker Ucak ed Erbil Altug Bulent e dei libanesi Chadi Kreidy e Tarek El Tayak. L’elicottero era diretto a Castelminio di Resana, nel trevigiano, nella sede dell’azienda Roto Cart: i manager stranieri erano buyer dell’azienda.

Ansv apre un’inchiesta

L’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un’inchiesta di sicurezza e disposto l’invio di un proprio investigatore sul luogo dell’incidente che ha coinvolto l’elicottero A119 Koala, marche di identificazione I-ELOP.

AGGIORNAMENTO ORE 13:00

Individuati cinque cadaveri tra coloro – sette in tutto – che erano a bordo dell’elicottero scomparso giovedì mattina sull’Appennino tosco-emiliano e i cui resti sono stati avvistati oggi sul monte Cusna, cima reggiana. È quanto si apprende dai primi soccorritori sul posto. L’elicottero si sarebbe schiantato sul greto di un torrente, il Lama, al passo degli Scaloni, 1.922 metri d’altitudine, a due chilometro dal rifugio Segheria. La zona è particolarmente impervia. Sul luogo dell’impatto Aeronautica militare, Soccorso alpino, Guardia di finanza, Carabinieri di Castelnuovo Monti. Area sotto sequestro

L’individuazione dell’elicottero è stata possibile a seguito del rinvenimento di alcuni alberi bruciati e di alcuni resti metallici e grazie alla segnalazione di un escursionista.

IL VIDEO

Ci sarebbe un video, un breve filmato di pochi secondi inviato via chat da uno dei sei passeggeri a suo figlio, che documenterebbe il volo dell’ elicottero scomparso giovedì mattina sull’Appennino tosco-emiliano nel mezzo di un violento temporale. Lo riporta la Gazzetta di Modena, precisando che per il momento il destinatario del filmato – il figlio di uno dei due manager libanesi a bordo – non lo ha diffuso, a fronte delle indagini in corso. A quanto appreso dal quotidiano locale, nel video, di una ventina di secondi, mandato al figlio in Libano verosimilmente prima del blackout che ha inghiottito l’elicottero, si vedrebbe il volo durante una tempesta. Un dettaglio che, come altre tracce, è al vaglio delle forze impegnate nelle ricerche. Giovedì, al momento del presunto schianto, le condizioni meteo su quell’area di Appennino tra Toscana ed Emilia erano avverse: il crinale era stato investito da una tempesta di pioggia, fulmini e grandine.

L’APPRENSIONE

Nella giornata di ieri sono arrivati sull’Appennino anche il padre del pilota padovano e un uomo della Avio Helicopters Srl di Thiene (Vicenza), la società proprietaria dell’elicottero e per la quale Levorin lavora da qualche mese. La vicenda è inoltre seguita a stretto giro anche dalle autorità turche e libanesi. Ieri il ministero degli Esteri turco ha diffuso una nota in cui si legge che l’ambasciata di Ankara a Roma e il Consolato turco di Milano auspicano che «tutti siano trovati sani e salvi il più presto possibile»

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