È finita la paura, sono tornati i matrimoni: un affare da 30 miliardi

Dopo due anni di silenzio assoluto, dove si è assistito a un vero e proprio crollo del fatturato e al blocco delle cerimonie nuziali il 2022 si è aperto con una significativa ripresa,

Dopo due anni di silenzio assoluto, causa pandemia e blocco totale degli eventi, arrivano segnali di ripresa del settore del wedding. Un comparto che prima del Covid vantava una delle produzioni economiche più rappresentative dell’economia del Made in Italy con cifre importanti, anche se «ci vorrà tempo prima di tornare ai numeri del 2019».

Inoltre, la ripresa è caratterizzata da alcune novità: «Si fa più attenzione al prezzo e, per gli abiti da cerimonia, c’è una certa tendenza alla rimessa a modello», vale a dire chiedere alla sarta un ritocco per innovare un capo presente nell’armadio. Per gli abiti da sposa, si sceglie il nuovo, ma pensando a un modello che possa essere utilizzato anche in altre circostanze.

Tornano i matrimoni, un affare da 30 miliardi che il Covid aveva cancellato

Il settore del wedding in Italia fino al 2019 era una vera e propria miniera d’oro. L’indotto economico nel 2019 valeva infatti 33 miliardi. Poi la serrata e il declino per migliaia di imprese del settore, con un 2020 da incubo e un fatturato crollato del 90%.

I dati Istat rivelano infatti che due anni fa sono stati celebrati 96.841 matrimoni, 87mila in meno rispetto al 2019. Un calo drastico, pari a circa il 50%. Una filiera altamente consolidata che è cominciata ad andare in perdita, contaminando segmenti strategici del wedding come il cibo, l’artigianato, il tessile, la moda, i viaggi di nozze, l’immagine e la comunicazione.

Nel 2021 è iniziata una timida ripresa

Una timida ripresa c’è stata poi a metà giugno del 2021 con un trend segnato dalla ripartenza in sicurezza e l’arrivo dei primi vaccini antiCovid, con 30mila eventi che hanno dato lavoro a100mila persone.

È finita la paura, sono tornati i matrimoni: un affare da 30 miliardi

Gli aiuti dello Stato al settore

Gli aiuti del Governo al settore si sono quantificati in uno stanziamento per un totale di 60 milioni di euro in favore degli operatori del comparto, attraverso il decreto Sostegni bis con il Bonus matrimonio 2022.

Di queste risorse 40 milioni saranno indirizzati al settore del wedding10 all’intrattenimento, organizzazione di feste e cerimonie e i restanti 10 milioni al settore dell’Horeca.

Su questo piano sono arrivati aiuti anche da alcuni enti territoriali come la Regione Lazio, che ha promosso l’iniziativa “Nel Lazio con Amore”,  concedendo agli sposi 2mila euro per il matrimonio o l’unione civile fino al 2023.

È finita la paura, sono tornati i matrimoni: un affare da 30 miliardi

Le aziende di settore si sono rimesse in moto

E proprio nel territorio laziale, in particolare nella Capitale, ci sono aziende che invece hanno fatto da sole e si sono rimesse in pista. Tra queste le Scuderie di Sant’Eusebio di Simona Zarabla. Un antico casale dei primi del ‘900 che deve il suo nome alla zona a ridosso del raccordo anulare sulla via Tiburtina, chiamata dai romani Sant’Eusebio. Una struttura elegante e suggestiva con il suo enorme salone principale, caratterizzata da un ulivo secolare all’ingresso. Al fascino del casale contribuisco anche le due sale, la veranda, un giardino ed un parco e una cucina interna.

L'ingresso delle scuderie Sant'Eusebio È finita la paura, sono tornati i matrimoni: un affare da 30 miliardi

L’ingresso delle scuderie Sant’Eusebio

Tra l’altro l’azienda  nel 2019 ha ricevuto il ‘Wedding Awards‘ per la categoria Banchetto.

Abbiamo quindi chiesto a Simona Zarabla di fare una panoramica sulla situazione legata a questo importante e strategico settore per l’economia italiana.

Come state vivendo la ripartenza?
Stiamo cercando di metterci alle spalle un biennio a dir poco difficile. E lo facciamo guardando avanti, certamente con grande entusiasmo e con gli occhi sempre aperti verso le esigenze e dei nostri clienti.

La voglia di tornare ad abbracciarsi e festeggiare insieme sembrerebbe dunque, inevitabilmente, dover scendere a compromessi con una trasformazione delle abitudini del consumatore nella scelta di servizi legati ad aggregazione e socializzazione quale può essere un matrimonio.

In che modo sono cambiate le abitudini dei clienti?
Attualmente ci sono due aspetti fondamentali da considerare che stanno emergendo in maniera preponderante. Un’attenzione sempre maggiore alle location, e in particolare quelle dotate di ampi spazi all’aria aperta. Ma anche un’attenzione sempre più marcata alle spese da sostenere.

In che modo venite incontro alle esigenze dei clienti?
Cerchiamo di pianificare il matrimonio fin dal minimo dettaglio. Ma non solo, per premiare la fiducia di chi ci ha scelto abbiamo deciso di lasciare invariati i prezzi rispetto alle proposte pre-covid, nonostante gli aumenti, purtroppo diffusi, che recentemente hanno investito anche il nostro settore.

Simona Zarabla

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