
Droga dello stupro nei cocktail: arriva il tatuaggio anti-GHB in grado di rilevare la presenza di stupefacenti in un bicchiere in un secondo
Un tatuaggio semipermanente in grado di rilevare in un drink la presenza di droghe e altre sostanze stupefacenti, in primis la GHB, l’acido gamma-idrossibutirrico, più noto come “droga dello stupro”. A svilupparlo sono stati i ricercatori dell’Università di Sungkyunkwan e del Korea Research Institute of Bioscience and Biotechnology in Corea del Sud: un tatuaggio autoadesivo in grado di...
Un tatuaggio semipermanente in grado di rilevare in un drink la presenza di droghe e altre sostanze stupefacenti, in primis la GHB, l’acido gamma-idrossibutirrico, più noto come “droga dello stupro”.
A svilupparlo sono stati i ricercatori dell’Università di Sungkyunkwan e del Korea Research Institute of Bioscience and Biotechnology in Corea del Sud: un tatuaggio autoadesivo in grado di rilevare la presenza di GHB in un bicchiere in un solo secondo. Un’invenzione che potrebbe salvare i giovani, soprattutto le giovani donne.
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Questa droga sintetica, infatti, è una sostanza incolore, inodore e insapore, che la rende quasi impercettibile quando viene versata in una bevanda. Bastano pochi sorsi per causare sonnolenza, confusione, perdita di controllo o addirittura amnesia totale. La trappola è terribile: la vittima non si rende conto di nulla, non ricorda nulla e spesso si sveglia troppo tardi, senza alcun ricordo dell’aggressione subita.
In queste condizioni, identificare e perseguire l’aggressore è spesso impossibile, a causa della mancanza di prove concrete o di testimonianze affidabili. È uno stupro senza
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