Draghi costretto a lasciare in fretta e furia il vertice Nato

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Nella giornata di ieri, 29 giugno, il premier Mario Draghi è rientrato subito in giornata a Roma, lasciando con un giorno di anticipo il vertice della Nato a Madrid. La notizia è stata rilanciata dal Corriere della Sera, che ha spiegato che il presidente del Consiglio non avrebbe partecipato al summit in cui si sarebbe decisa la strategia per la sicurezza dell’Occidente. Draghi – stando al retroscena del Corriere – è stato infatti richiamato a Palazzo Chigi da un importante consiglio dei ministri che si occuperà della riduzione delle bollette. “La spiegazione ufficiale è sulle bollette, ma dietro la quale è difficile non vedere come la tensione nel governo sia altissima, al limite della rottura”. (Continua a leggere dopo la foto)

Una notizia bomba insomma. Il governo è in crisi totale, al punto che il premier è stato costretto a lasciare un vertice così importante per salvare l’esecutivo. Almeno stando a quanto scrive il quotidiano di via Solferino. In giornata sono arrivati siluri da Giuseppe Conte, leader del Movimento 5 Stelle, che non ha per nulla gradito l’ingerenza e le chiamate del premier con Beppe Grillo, e da Matteo Salvini, con l’alzata di scudi su ius scholae e cannabis. Una situazione ingarbugliata per Draghi, che torna prima del previsto nella Capitale per risolvere le due questioni calde con Lega e M5S e per mettere al sicuro la poltrona di Chigi.   “Il governo non cade”, ha detto Draghi a Madrid

 

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