Dal permafrost in scioglimento è tornato in vita un virus di oltre 48mila anni fa (che ora allarma gli scienziati)

Una delle conseguenze più allarmanti (ma anche maggiormente sottovalutate) della crisi climatica è rappresentata dallo scioglimento del permafrost, in remoto aree del mondo come la Siberia. Da tempo gli scienziati mettono in guardia su questo fenomeno, che – oltre a creare depressioni e laghi – sta causando il rilascio di grandi quantità di gas serra...

Dal permafrost siberiano stanno riemergendo “virus zombie”, rimasti sepolti per millenni e ancora potenzialmente infettivi. Fra questi uno risalente a circa 50mila anni, che adesso gli scienziati stanno analizzando

@mangz/123rf

Una delle conseguenze più allarmanti (ma anche maggiormente sottovalutate) della crisi climatica è rappresentata dallo scioglimento del permafrost, in remoto aree del mondo come la Siberia. Da tempo gli scienziati mettono in guardia su questo fenomeno, che – oltre a creare depressioni e laghi – sta causando il rilascio di grandi quantità di gas serra e sostanze chimiche. Ma non solo. L’incremento delle temperature riportando in vita antichissimi patogeni, rimasti sepolti nel ghiaccio per decine di migliaia di anni.

In particolare, nei territori siberiani un team di ricerca internazionale, guidato dagli scienziati dell’Institut Microbiologie, Bioénergies et Biotechnologie, and Institut Origines – CNRS dell’Università di Marsiglia, ha scoperto 13 virus rimasti ibernati a lungo, di cui uno che – secondo le loro stime – avrebbe quasi 50mila anni, un’età da record.

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I virus (potenzialmente


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