- 31 Gennaio 2023
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Dai soviet al “modello Lula” la sinistra copia sempre. E quella di Schlein non fa eccezione
Mai come in questa fase congressuale il Pd è sembrato una mucca pazza. Infatti non si muove, si agita. E sussulta più che esporsi, come se rispondesse a scatti inconsulti piuttosto che a idee ordinate e ben coordinate. La sua crisi, tuttavia, non riguarda la sola sinistra ma l’intero arco politico. Il Pd è stato a lungo il perno del sistema, come dimostrano i dieci anni passati al governo senza aver vinto una sola elezione. In più, è il partito che esprime il presidente Mattarella. Tutto questo impone uno sforzo di comprensione delle sue dinamiche e delle sue contraddizioni. A cominciare da quella che trova i vecchi “dinosauri” attorno ad Elly Schlein.
Il Pd e la deriva brasiliana
Con la sedicente paladina del rinnovamento troviamo, infatti, non solo Franceschini, ma anche Zingaretti e persino una vecchia gloria comunista come Ugo Sposetti. Un uomo di apparato che tutti avrebbero iscritto d’ufficio alla fazione di Stefano Bonaccini, espressione a sua volta della antica “ditta“, per dirla alla Bersani. Invece, no: l’ex-tesoriere del Pds è con Schlein. Perché, ha spiegato all’Espresso, «al punto in cui siamo è meglio partire da
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