
Dai pannolini agli spazzolini da denti, sono tonnellate i rifiuti esclusi dai piani di riduzione della plastica in Europa
La plastica che produciamo? Non è solo quella da imballaggio. Dall’edilizia ai mobili, dall’elettronica ai beni di uso quotidiano, gran parte della plastica viene in realtà utilizzata per applicazioni diverse dagli imballaggi. Eppure, attualmente, la maggior parte delle azioni politiche si concentra solo ed esclusivamente sugli imballaggi in plastica. Per questo morivo, è necessaria una...
L’Agenzia europea dell’ambiente ha pubblicato un briefing che fornisce una panoramica sul consumo e sulla gestione di quelle materie plastiche che non rientrano nella categoria degli imballaggi. Ad oggi, per questi materiali, che possono rappresentare fino al 74% del consumo totale di plastica dell’Unione europea, non ci sono obiettivi diretti di riciclaggio o riutilizzo, né conoscenze sufficienti sul livello effettivo di consumo e di produzione rifiuti
©olgamirmir/123rf – ©gioiak2/123rf
La plastica che produciamo? Non è solo quella da imballaggio. Dall’edilizia ai mobili, dall’elettronica ai beni di uso quotidiano, gran parte della plastica viene in realtà utilizzata per applicazioni diverse dagli imballaggi. Eppure, attualmente, la maggior parte delle azioni politiche si concentra solo ed esclusivamente sugli imballaggi in plastica.
Per questo morivo, è necessaria una migliore rendicontazione sui flussi di plastica non da imballaggio per informare lo sviluppo di politiche e misure efficaci che mirino a questo significativo flusso di rifiuti e aumentino l’efficienza delle risorse, in linea con gli obiettivi del piano d’azione per l’economia circolare.
È questo lo scopo del briefing “Managing non-packaging plastics in
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