
Da Zara a Ralph Lauren, sai che molti dei vestiti che indossi sono prodotti dagli schiavi Uiguri? Lo studio che smaschera i marchi importati in Ue
Di quanti dei nostri indumenti, dai marchi di fast fashion a quelli più costosi, conosciamo la provenienza? Di quanti conosciamo il modo in cui stati prodotti? Se in Europa esistono svariati controlli, un nuovo studio accusa proprio l’Unione europea di importare abbigliamento cinese lavorato dalla minoranza degli uiguri e da altre minoranze di etnia turca...
Indumenti legati al lavoro forzato uiguro entrano nell’Unione europea. Ne sono a milioni e un nuovo scioccante rapporto rivela proprio il modo in cui l’abbigliamento prodotto dagli schiavi si stia spostando dalla regione uigura al mercato europeo
@zhangyuangeng/123rf
Di quanti dei nostri indumenti, dai marchi di fast fashion a quelli più costosi, conosciamo la provenienza? Di quanti conosciamo il modo in cui stati prodotti? Se in Europa esistono svariati controlli, un nuovo studio accusa proprio l’Unione europea di importare abbigliamento cinese lavorato dalla minoranza degli uiguri e da altre minoranze di etnia turca e di religione musulmana, obbligate a produrre abbigliamento in fabbriche contro la loro volontà.
È il “Tailoring Responsibility: Tracing Apparel Supply Chains from the Uyghur Region to Europe”, lo studio fatto in collaborazione tra l’Uyghur Rights Monitor, l’ Helena Kennedy Center for International Justice presso l’Università di Sheffield Hallam e l’Uyghur Center for Democracy and Human Rights, secondo cui decine di marchi noti tra cui H&M e Zara sono ad alto rischio di approvvigionamento di materiali, in particolare cotone e PVC, prodotti
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