Crateri giganti nel permafrost della Siberia: risolto il mistero su cui si interrogano da oltre 10 anni?
Da più di un decennio, gli scienziati si interrogano sull’origine degli otto crateri giganti nel permafrost siberiano, profondi fino a 50 metri. Questi crateri, unici nelle penisole russe di Yamal e Gydan e assenti in altre regioni artiche, rappresentano un vero enigma. Tuttavia, una recente teoria, esposta in un documento pubblicato su EarthArXiv, potrebbe offrire...
La nuova teoria che spiega l’origine degli enigmatici crateri giganti nel permafrost siberiano: un fenomeno legato a specifiche condizioni geologiche e influenzato dai cambiamenti climatici globali
©Nature
Da più di un decennio, gli scienziati si interrogano sull’origine degli otto crateri giganti nel permafrost siberiano, profondi fino a 50 metri. Questi crateri, unici nelle penisole russe di Yamal e Gydan e assenti in altre regioni artiche, rappresentano un vero enigma. Tuttavia, una recente teoria, esposta in un documento pubblicato su EarthArXiv, potrebbe offrire finalmente una spiegazione convincente.
Nel corso degli anni, diverse ipotesi sono state avanzate per spiegare questi fenomeni, tra cui l’impatto di meteoriti e le esplosioni di gas naturali. Una teoria particolarmente interessante suggerisce che i crateri siano sorti in luoghi dove un tempo esistevano laghi, pieni di gas naturale proveniente dal permafrost sottostante.
Si pensa che questi laghi si siano prosciugati, esponendo il terreno sottostante a temperature molto basse che hanno bloccato le vie di fuga del gas il quale, accumulandosi nel permafrost, avrebbe potuto causare esplosioni, formando i crateri. Tuttavia, il modello dei
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