Così Eni “danneggia il clima e alimenta la guerra a Gaza” attraverso Ithaca-Delek, il nuovo attacco di Greenpeace
Greenpeace Italia ha presentato oggi una richiesta formale al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, chiedendo di verificare se ENI abbia violato le linee guida OCSE sui diritti umani. L’organizzazione contesta la partnership con Ithaca Energy, avviata nel 2024 con l’acquisizione da parte di ENI del 38,7% della società, attiva nella produzione di...
ENI ha siglato un accordo con l’inglese Ithaca Energy, di proprietà dell’israeliana Delek Group, che rientra nella lista nera dell’Onu per il sostegno agli insediamenti illegali in Cisgiordania
Greenpeace Italia ha presentato oggi una richiesta formale al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, chiedendo di verificare se ENI abbia violato le linee guida OCSE sui diritti umani. L’organizzazione contesta la partnership con Ithaca Energy, avviata nel 2024 con l’acquisizione da parte di ENI del 38,7% della società, attiva nella produzione di petrolio nel Mare del Nord.
Ma non è questo il problema (o non solo): Ithaca è in realtà controllata in gran parte dal Delek Group Ltd, uno dei maggiori colossi energetici israeliani, presente dal 2020 nella lista nera delle Nazioni Unite per il suo coinvolgimento negli insediamenti israeliani in Cisgiordania. Sono tutti insediamenti considerati illegali secondo il diritto internazionale e violano i diritti umani, come stabilito da varie risoluzioni del Consiglio di Sicurezza ONU.
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Inoltre, dal 2020, Delek fornisce carburanti alle forze armate
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