
Cos’è successo a Sarajevo il 5 febbraio 1994 e perché non dobbiamo dimenticarlo
Ero adolescente quando la guerra si riaffacciò in Europa. Primi anni ’90, una giovanissima Giovanna Botteri e la mai dimenticata Ilaria Alpi facevano riecheggiare dal fronte di un rovinoso conflitto parole che non avevo mai sentito prima: miliziani, profughi, cetnici. Era la guerra in Jugoslavia, nel cuore dell’Europa, la cui dissoluzione iniziò nel giugno del...
La vediamo in televisione ogni sera, la guerra, questa è la vera novità. È vicina perché è a poche miglia di mare, è lontana perché ronza nello schermo tv – Venuto al mondo – Margaret Mazzantini
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Ero adolescente quando la guerra si riaffacciò in Europa. Primi anni ’90, una giovanissima Giovanna Botteri e la mai dimenticata Ilaria Alpi facevano riecheggiare dal fronte di un rovinoso conflitto parole che non avevo mai sentito prima: miliziani, profughi, cetnici. Era la guerra in Jugoslavia, nel cuore dell’Europa, la cui dissoluzione iniziò nel giugno del 1991 e che portò con sé una scia di sangue lunga 10 anni e più di 2milioni di sfollati.
La più grave crisi che abbia investito l’Europa dalla fine della Seconda guerra mondiale, si dirà. Ne parlavamo a scuola e ne eravamo sbigottiti. C’era il racconto di guerra e c’era la gestione diplomatica e in tv passavano le immagini di stragi e corpi dilaniati. O almeno potevamo ben immaginare ci fossero.
Nella primavera del 1992 il conflitto si estese alla Bosnia Erzegovina, tra scontri tra
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