Contributi congedo per assistere mamma: sono onerosi o gratuiti?

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I contributi figurativi coprono il congedo straordinario retribuito ma non quello per gravi motivi familiari.

Per chi assiste un familiare disabile sono previste diverse agevolazioni. Se da una parte si tende a favorire il pensionamento dei caregiver, è bene sapere che esistono anche benefici di cui fruire in costanza di servizio. Come i 3 giorni di permesso mensile riconosciuti dalla Legge 104 o il congedo straordinario retribuito. Rispondiamo ad una nostra lettrice che ci scrive:

Salve,  sono  un’insegnante di scuola primaria, al mio venticinquesimo anno di ruolo.

Nel corso di quest’anno scolastico, per la prima volta, ho usufruito di un periodo di congedo dal servizio per assistere la mamma disabile, assentandomi così dal 19 ottobre 2021 al 29 maggio 2022, con continuità.
La segreteria della mia scuola mi ha informato del fatto che, ai fini della pensione, mi dovrò premurare di versare i contributi per questi mesi non lavorati, cercando di farmi fare un calcolo preciso e puntuale su un versamento che si potrà, eventualmente, anche rateizzare.
Persistendo le delicate condizioni di salute della mamma, potrei aver bisogno di prendere altre settimane, ma sono spaventata dall’idea di dovermi trovare sulle spalle un debito gravoso!
Posso avere da Voi anche solo un’idea su quanto potrei essere tenuta a dover versare per questi (dicono!) esosissimi contributi figurativi relativi al periodo del mio congedo?
Grazie infinite…    

Contributi congedo

Se sua mamma è titolare di Legge 104 con gravità e lei ha fruito del congedo straordinario retribuito per i periodi in questione, non serve versare i contributi per i mesi non lavorati. Le vado a spiegare: se durante la fruizione del congedo di cui parla ha ricevuto un’indennità pari all’ultimo stipendio da parte dell’INPS, è bene sapere che l’istituto ha provveduto anche al versamento dei relativi contributi figurativi.

Nella pagina del sito dell’INPS dedicata al congedo, infatti, si chiarisce che ” Il periodo di fruizione del congedo straordinario è coperto da contribuzione figurativa valida per il diritto e per la misura della pensione. Per i congedi fruiti a settimane intere o a giornate, l’importo della retribuzione figurativa non può superare rispettivamente quello massimo settimanale o giornaliero. I datori di lavoro devono determinare il periodo massimo fruibile dagli interessati, tenendo in considerazione gli eventuali periodi di congedo già richiesti. L’indennità e la contribuzione figurativa spettano fino a un importo complessivo massimo rivalutato annualmente sulla base delle variazioni ISTAT.”.

Inoltre, proprio perchè si parla di contributi figurativi non c’è un onere di versamento: i contributi figurativi sono riconosciuti gratuitamente (come per la maternità, la malattia, la Naspi, o l’anno di leva obbligatoria) dalla Legge per periodi di assenza dal lavoro tutelati. Ed il congedo straordinario retribuito rientra proprio in questi periodi.

Se, invece, ha fruito di un congedo per gravi motivi familiari non retribuito, dovrà provvedere al versamento di contributi da riscatto a copertura del periodo. Ed in questo secondo caso vi è un onere da sostenere. In ogni caso per chiarezza di informazione e anche per capire come comportarsi per le prossime assenza, le consiglio di rivolgersi ad un CAF che potrà innanzitutto chiarirle se i periodi in questione sono coperti da contributi figurativi o se dovrà procedere al riscatto oneroso. Nel secondo caso le potrebbe anche fare una stima del costo da sostenere.

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