Cina, la propaganda all’estero usa big data e intelligenza artificiale

Un rapporto del National Intelligence Council Usa del 2020, ora reso pubblico, evidenzia la capacità di interferenza della Cina nella politica e nelle elezioni dei Paesi target anche con l'uso dell'IA e dei big data. Xi Jinping sarebbe pronto a usare ogni arma, lecita o illecita, per raggiungere una preminenza globale L'articolo Cina, la propaganda all’estero usa big data e intelligenza artificiale proviene da Agenda Digitale.

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il rapporto

Un rapporto del National Intelligence Council Usa del 2020, ora reso pubblico, evidenzia la capacità di interferenza della Cina nella politica e nelle elezioni dei Paesi target anche con l’uso dell’IA e dei big data. Xi Jinping sarebbe pronto a usare ogni arma, lecita o illecita, per raggiungere una preminenza globale

04 Nov 2022

Fare luce sull’uso dei big data e dell’intelligenza artificiale da parte del Partito Comunista Cinese (PCC) nella propaganda di stato all’estero. È l’istanza emersa dal rapporto del National Intelligence Council del 2020, parzialmente declassificato e reso pubblico recentemente dall’Ufficio del Direttore dell’Intelligence Nazionale statunitense (ODNI), il vertice della comunità dei servizi segreti USA che dirige l’attuazione del programma nazionale di intelligence e principale consigliere del Presidente Biden.

La capacità di interferenza di Pechino nella politica e nelle elezioni dei Paesi target grazie a big data e AI

In particolare, tre sono i passaggi degni di nota:

I funzionari dell’intelligence cinese hanno analizzato i dati elettorali di più Stati degli USA per condurre un’analisi dell’opinione pubblica sulle elezioni generali statunitensi del 2020; l’accesso di Pechino ai dati personali di altri Paesi, insieme all’analisi basata sull’intelligenza artificiale, consentirà di automatizzare l’identificazione di individui e gruppi di essi all’estero per prenderli di mira con propaganda o censura; con l’uso di algoritmi di contenuti mirati e microincentivi che influenzano il comportamento, Pechino può attingere a modelli commerciali occidentali su larga scala, condizionandoli.

Il documento non cita le fonti, tuttavia l’esperto Devin Thorne, Senior Analyst del Center for Advanced Defense Studies (C4ADS) di Washington, fa notare “che i materiali pubblici dimostrano che questa è la direzione generale […], precisando “che nelle elezioni del 2020, anche un think tank del People’s Daily (il giornale ufficiale del PCC) stava mappando i social network online attorno a Trump/Biden”.

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Intelligenza Artificiale

Pechino, dunque, ha in mano quella che il Segretario generale del PCC, Xi Jinping, ha più volte definito essere una delle sue armi magiche: la capacità di interferenza nella politica e nelle elezioni dei Paesi target anche con l’uso dell’IA e dei big data.

Come funziona la propaganda mirata della Cina

Devin Thorne è anche autore di un recente studio dal titolo “1 Key for


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