Ci laviamo la coscienza parlando di violenza sulle donne solo il 25 novembre (e dimentichiamo che anche i bambini sono vittime)
Madri, sorelle, lavoratrici, figlie, mogli, compagne. È arrivato il 25 novembre, lor signori, e per tutti, oggi, siamo finalmente donne. Su il velo dell’ipocrisia: oggi, soltanto oggi, siamo quelle che subiscono violenze, umiliazioni, soprusi. E mettiamoci apprezzamenti di troppo, insulti gratuiti, stipendi più bassi, diritti silenziosamente negati. Continuo? È dura, eh già, considerare il lato...