Bryan: il piccolo calciatore Tupinikim che porta la sua cultura in campo (grazie ai dipinti tradizionali sul suo corpo)

In un mondo dove la globalizzazione tende spesso a uniformare volti, abitudini e passioni, la storia di Bryan, un bambino brasiliano di soli 10 anni, risplende come un esempio di orgoglio e resistenza culturale. Originario della comunità Tupinikim, Bryan non passa inosservato sul campo da calcio: il suo corpo è decorato con dipinti tradizionali che...

Bryan, un bambino brasiliano di soli 10 anni, scende in campo con i dipinti tradizionali che gli decorano il corpo e che ricordano le sue origini Tupinikim

@Libre_Prensa_/X

In un mondo dove la globalizzazione tende spesso a uniformare volti, abitudini e passioni, la storia di Bryan, un bambino brasiliano di soli 10 anni, risplende come un esempio di orgoglio e resistenza culturale. Originario della comunità Tupinikim, Bryan non passa inosservato sul campo da calcio: il suo corpo è decorato con dipinti tradizionali che raccontano molto più di una semplice scelta estetica.

I Tupinikim sono una delle oltre 300 comunità indigene del Brasile. Nonostante siano frequentemente citati nei libri di storia, la loro cultura è ancora poco conosciuta dal grande pubblico. Oggi, con una popolazione di poco più di 3.000 persone, questa etnia lotta per preservare la propria identità in un contesto spesso ostile: dalla perdita della lingua madre alla continua battaglia per il riconoscimento delle terre ancestrali.

Nel cuore dello stato di Espírito Santo, Bryan gioca nella squadra giovanile “Craques do Futuro”, ma porta sul campo qualcosa


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