“Banksy e la ragazza del Bataclan”, il docufilm sull’opera che rende omaggio alle vittime dell’attentato terroristico
Da 8 anni il nome Bataclan è irrimediabilmente legato a una delle più cruenti stragi terroristiche che siano mai state rivendicate dall’Isis in Europa. Un evento che segnò Parigi e un’intera generazione e dopo il quale fu l’artista e writer britannico Banksy a dipingere uno dei suoi tipici volti sulla porta dell’uscita di emergenza. Si...
Dedicata alle vittime della strage del 2015, quando un commando di terroristi uccise 90 persone che assistevano al concerto degli Eagles of death Metal, la storia della porta del Bataclan è la protagonista di un nuovo documentario
©afp.com/Thomas Samson
Da 8 anni il nome Bataclan è irrimediabilmente legato a una delle più cruenti stragi terroristiche che siano mai state rivendicate dall’Isis in Europa. Un evento che segnò Parigi e un’intera generazione e dopo il quale fu l’artista e writer britannico Banksy a dipingere uno dei suoi tipici volti sulla porta dell’uscita di emergenza.
Si tratta de “La Ragazza Triste”, una ragazza in lutto realizzata con stencil e vernice bianca, che l’artista creò per ricordare le vittime di quell’attentato. Fu poi questo dipinto ad essere stato poi al centro di un vero e proprio mistero.
Il 26 gennaio 2019, infatti, tre uomini incappucciati tagliarono con una smerigliatrice i cardini di quella porta e trafugarono letteralmente l’opera di Banksy. Il dipinto sembrò sparire nel nulla, ma nel giugno del 2020, in un anonimo casolare nella provincia di Teramo,
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