Bancomat, Conto corrente, Conto di deposito. Ecco come funzionano

Il primo passo per qualsiasi scelta consapevole è essere informati. La regola vale “anche” (ma sarebbe più opportuno affermare “soprattutto”) quando si tratta di tutelare la nostra salute o di capire a chi sia meglio affidare davvero i nostri risparmi.
Senza cadere vuoti pregiudizi verso il mondo bancario ma anche avendo chiare le regole su cui poggia l’industria degli investimenti, così come la differenza tra un conto deposito e un conto corrente, che cosa sia il Bitcoin o come cambia un mutuo casa a seconda della tipologia e durata prescelta.

«Siamo convinti che serva più educazione finanziaria, a cominciare dalle scuole. A tutti i livelli – sottolinea Lando Maria Sileoni, segretario generale della Fabi – è necessario conoscere i fondamentali del settore, conoscere le caratteristiche dei conti correnti e dei mutui. È importante saper valutare le condizioni offerte dagli istituti di credito sui singoli prodotti e servizi bancari».

Partiamo allora nell’esplorare la guida all’educazione finanziaria a cura della Fabi, da quelle che possono essere considerate e le tre grandi porte di accesso agli istituti di credito, indipendentemente dalla loro dimensioni e che siano tradizionali o interamente digitali: il Bancomat, il Conto corrente e il Conto di deposito.

IL BANCOMAT 

Chiunque abbia un conto corrente, può richiedere una carta bancomat, che serve per pagare, prelevare e versare soldi. Insieme al bancomat verrà fornito anche il PIN (Personal Identification Number): un codice personale che non va comunicato a nessuno e che serve per effettuare operazioni in sicurezza.

Come funziona il bancomat. Con il bancomat si possono fare operazioni da tutti gli sportelli automatici (chiamati anche ATM): sia da quelli della propria banca sia da quelli degli altri istituti di credito. Una volta inserita la carta è possibile selezionare la lingua desiderata e scegliere l’operazione da effettuare. Tra cui: prelevare denaro contante, pagare bollette, consultare il saldo, vedere gli ultimi movimenti sul conto, effettuare ricariche telefoniche e, sugli ATM evoluti (quelli di ultima generazione), si possono versare contanti ed assegni.

Il prelievo tramite bancomat. All’inserimento della carta ti verrà chiesto di inserire il PIN (attenzione a non digitarlo male più di tre volte, altrimenti il bancomat sarà bloccato o trattenuto dall’ATM. Niente paura, nel caso nessuno preleverà i tuoi soldi e la carta verrà rimandata alla tua banca). Il secondo step ti permetterà di scegliere la cifra da prelevare, se sbagli a digitare non ti preoccupare, perché comunque ti verrà chiesta conferma, e se la cifra non è giusta potrai annullare l’operazione. In caso contrario, basterà cliccare su “avanti”. Infine, il sistema ti chiederà se desideri la ricevuta cartacea o no. Quindi, preleva i soldi e ritira la carta bancomat. Ricorda di essere prudente: mentre digiti il Pin, nessuno vicino a te deve vederlo.  Presta inoltre attenzione alla banda magnetica e a come si conserva il bancomat.

Il Pin (Personal Identification Number). Solitamente di cinque cifre, il Pin consente di autenticare la carta e attraverso la banda magnetica presente sulla stessa carta (oppure con chip o tecnologia contactless). Per questo bisogna conservare la carta bancomat in modo che non si rovini e non si smagnetizzi. Il prelievo è gratuito dagli sportelli della propria banca, ma se l’operazione è fatta da sportelli di altri istituti potrebbe essere applicato un costo (una commissione). E’ quindi sempre meglio chiedere informazioni alla propria banca; tutti i dettagli su costi e commissioni, comunque, sono sul contratto del bancomat collegato al conto corrente.

Il pagamento tramite bancomat. Con la stessa carta è anche possibile fare pagamenti. Quello che tutti noi chiamiamo bancomat è infatti una carta di debito. Che vuol dire? Vuol dire che si può pagare ed avere l’immediato addebito della cifra spesa sul proprio conto corrente. Così si potrà evitare di portare con sé troppi contanti. Diversa è la carta di credito che consente, di fatto, di avere denaro in anticipo per le spese. Il mese successivo verrà addebitato sul conto corrente il totale delle spese fatte con la carta. Poi ci sono le prepagate: come dice la parola stessa, sono carte sulle quali caricare somme di denaro e spenderle fino a esaurimento. È possibile fare prelievi e anche acquisti su internet. È bene controllare sempre in banca quali sono le carte adatte per i vari pagamenti (acquisti, prenotazioni, noleggi).

Come e dove si utilizzano le carte? Le carte si possono usare nei negozi che hanno il POS (l’apparecchio in cui vengono inserite per procedere al pagamento). Possono essere registrate e utilizzate con app specifiche di pagamento da scaricare sul proprio smartphone. Anche in autostrada possono esserti utili: si può pagare ad esempio la benzina e il casello autostradale senza portarsi dietro contanti o monete. Le carte sono molto utili nei viaggi, ma prima di partire meglio verificare se sono abilitate per l’estero.

Cosa fare se si perde il bancomat o la carta di credito? In caso di smarrimento, le carte vanno subito bloccate. C’è un numero verde per il blocco immediato che viene indicato alla consegna delle carte. Questo numero va tenuto sempre a portata di mano.

Fino a qui tutto chiaro. Ma che cosa sono invece il Conto Corrente e il Conto di deposito?  In che cosa si differenziano? Come si scelgono? Tutte le informazioni essenziali in questo video, partendo dal presupposto che la banca è senza dubbio il posto migliore dove accreditare lo stipendio o decidere, con l’aiuto di un esperto, come impiegare i nostri risparmi . Alla larga insomma, da fantasiose soluzioni fai-da-te, come tenere i contanti sotto il materasso. Anche perché la liquidità depositata sul conto corrente o sul conto di deposito è garantita fino a 100mila euro dal Fondo Interbancario.

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