redazione5

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Un laboratorio di gioielleria preistorica rinvenuto su un’isola del Kuwait. La scoperta clamorosa

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Failaka, un’isola nel nord del Golfo Persico, abbandonata e segnata dalla guerra del 1990, nasconde sotto le sue sabbie una storia di 4.000 anni. Grazie alla sua posizione strategica, è stata crocevia di civiltà e commerci fin dall’epoca mesopotamica. Oggi, squadre archeologiche internazionali stanno svelando tracce di templi, mercanti e persino pirati, mentre il governo del Kuwait lavora per preservare questo patrimonio storico unico, trasformando Failaka in un centro di ricerca e memoria culturale.

Recuperate 37 monete d’oro rubate da relitti spagnoli del XVIII secolo

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La Florida Fish and Wildlife Conservation Commission ha recuperato 37 monete d’oro rubate da relitti spagnoli del XVIII secolo, parte di un tesoro scoperto nel 2015 sulla "Treasure Coast". Valutate oltre un milione di dollari, le monete erano state trafugate da membri della famiglia Schmitt, coinvolti nelle operazioni di recupero. L’indagine, condotta in collaborazione con l’FBI, ha portato al sequestro delle monete da residenze private, cassette di sicurezza e aste. Le autorità hanno definito il recupero una tappa fondamentale nella lotta contro il traffico di beni culturali e restituiranno i reperti ai loro legittimi custodi.

Le montagne sugli anelli di Saturno: una meraviglia del Sistema Solare

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Gli anelli di Saturno, celebri per la loro bellezza, nascondono una sorpresa: la presenza di "montagne" alte fino a 3 chilometri. Scoperte grazie alla sonda *Cassini*, queste strutture sono formate da detriti di ghiaccio e polvere, modellati dall'interazione gravitazionale con le lune pastore del pianeta. Oltre a rappresentare uno spettacolo naturale straordinario, le montagne offrono preziose informazioni sull'origine e l'evoluzione degli anelli, che potrebbero essersi formati da una luna distrutta meno di 100 milioni di anni fa. Un paesaggio dinamico e mutevole che continua a stupire la scienza.

I crostacei provano dolore? Nuove ricerche aprono interrogativi etici

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Recenti ricerche suggeriscono che i crostacei, come granchi, aragoste e gamberi, potrebbero provare dolore, aprendo un dibattito etico sul loro trattamento. Studi elettrofisiologici hanno rilevato risposte cerebrali a stimoli nocivi, indicando la presenza di recettori specifici per il dolore. Queste scoperte sollevano interrogativi sulle pratiche comuni di abbattimento, spesso dolorose, e spingono a cercare metodi più umani per gestire questi animali.