A Pampa La Cruz, vicino a Trujillo in Perù, è stato scoperto un tumulo funerario di 700 anni fa, contenente i resti 76 bambini sacrificati e due adulti con il petto aperto probabilmente per estrarne il cuore. Questo tumulo è uno dei numerosi siti sacrificali nell’area, tutti collegati alla civiltà Chimù che prosperò tra il […]
Il sistema binario 4U 1820-30, situato a 27.400 anni luce di distanza, ospita una della stelle più veloci mai osservate che ruota ad una velocità straordinaria di 716 volte al secondo. Questa velocità, mai superata da altre stelle osservate eccetto dalla pulsar PSR J1748-2446ad, conferma il limite teorico di rotazione per le stelle di neutroni, […]
La NASA ha annunciato il rientro nell'atmosfera del telescopio NEOWISE, attivo per oltre 15 anni nella sorveglianza di asteroidi e oggetti rocciosi vicini alla Terra. Inizialmente lanciato nel 2009 come WISE, il telescopio ha cambiato missione dopo il 2011, dedicandosi alla ricerca di oggetti più vicini al nostro pianeta. NEOWISE ha fornito dati significativi alla comunità scientifica, mentre la NASA si prepara a sostituirlo con il nuovo telescopio spaziale Neo Surveyor, previsto per il lancio nel 2027.
Spencer si rese conto di aver scoperto qualcosa di rivoluzionario. Da questa scoperta iniziò a sviluppare un dispositivo in grado di sfruttare la potenza delle microonde per cuocere il cibo. Nacque così un'invenzione che avrebbe cambiato per sempre il modo in cui mangiamo.
La Luna potrebbe presto non essere solo un luogo di esplorazione, ma anche un habitat permanente per gli esseri umani. Dalla storica missione Apollo del 1969, gli sforzi per abitare il satellite hanno portato a sviluppi tecnologici significativi. Oggi, con il programma Artemis della NASA, le missioni lunari si concentrano sulla creazione di una base sostenibile, aprendo la strada a strutture innovative in grado di garantire la vita e il lavoro degli astronauti in condizioni estreme. Tra i progetti in fase di sviluppo c'è un habitat gonfiabile a tre piani, destinato ad ospitare fino a quattro astronauti, con sistemi avanzati per supportare la vita e la ricerca scientifica.
LignoSat verrà trasportato sulla Stazione Spaziale Internazionale con una missione SpaceX e successivamente messo in orbita a circa 400 chilometri dalla Terra.
Un team di scienziati della Virginia Tech sta studiando come utilizzare rocce antiche della Terra per rilevare tracce di materia oscura. La materia oscura, che costituisce il 27% dell'universo, interagisce solo tramite la gravità, rendendone difficile l'osservazione diretta. Gli scienziati ipotizzano che, nel corso di miliardi di anni, particelle di materia oscura potrebbero aver colpito i nuclei atomici delle rocce, lasciando micro-tracce rilevabili. Grazie a tecniche di imaging avanzato, analizzeranno la struttura cristallina delle rocce, cercando eventuali segni di queste rare collisioni, aprendo nuove possibilità per lo studio della materia oscura.
Un team di scienziati americani ha creato una pianta artificiale che assorbe anidride carbonica, rilascia ossigeno e produce energia. Pubblicata su *Advanced Sustainable Systems*, la ricerca descrive una struttura a cinque foglie che, attraverso i cianobatteri e la fotosintesi potenziata da luce artificiale, riduce la CO₂ del 90% rispetto al 10% delle piante naturali. La pianta genera anche energia, con l’obiettivo di raggiungere livelli più alti e di accumulare l’energia prodotta. Questa tecnologia rappresenta una soluzione sostenibile per migliorare la qualità dell’aria e fornire una fonte energetica pulita.
Nel 2024, il buco nello strato di ozono sopra l’Antartide ha registrato la settima estensione più piccola degli ultimi decenni, segnando un’importante tappa nei progressi ambientali. Secondo la NASA e la NOAA, la riduzione è frutto degli sforzi internazionali per eliminare sostanze dannose, come i clorofluorocarburi (CFC), attraverso il Protocollo di Montreal. Sebbene il buco non si chiuderà del tutto prima del 2066, il trend attuale dimostra l’efficacia della cooperazione globale e rappresenta un esempio per future iniziative ambientali.
Un team di scienziati ha sviluppato una molecola che induce le cellule tumorali ad autodistruggersi, attivando geni legati all'apoptosi. Il metodo ha dimostrato efficacia specifica contro i linfomi, senza effetti collaterali tossici nei test sui topi, aprendo nuove prospettive per terapie mirate contro il cancro.