Auguri a Monica Vitti per il suo novantesimo compleanno!

3 novembre: Monica Vitti compie 90 anni.

Una festa che fa da ponte fra la ricorrenza di Ognissanti,  la Commemorazione dei Defunti e la festa delle Forze Armate e della fine della Prima Guerra mondiale.

Anche la vita di Monica a un certo punto, da circa 20 anni, ha attraversato un ponte: dopo la fama, il successo, il cinema, la parlantina in TV, le fragorose risate, è giunto il silenzio.

Non si è vista più Monica. È arrivata da lei la  malattia che cancella la memoria.

Di cose da ricordare Monica ne avrebbe avute tante.

Il marito Roberto Russo le è vicino, a difenderla con rigore e rispetto.

La sua ultima apparizione pubblica è datata ormai 19 anni fa (alla prima di Notre Dame de Paris).

A noi piace ricordare la grande attrice nel suo periodo migliore, nel suo memorabile sodalizio con Michelangelo Antonioni negli anni ’60, per la spettacolare intesa con Alberto Sordi nel cuore della migliore stagione della commedia italiana, nei film con Giannini, nella sua bellezza folgorante, nel pieno della sua simpatia.

Monica è l’incarnazione vivente dell’epoca d’oro del cinema italiano.

Un’attrice completa capace di interpretare con naturalezza parti comiche e drammatiche con volto, voce, carisma.

Maria Luisa Ceciarelli nasce a Roma il 3 novembre del 1931, cresce in Sicilia prima della guerra a causa del lavoro del padre (ispettore al commercio).

Fin dall’adolescenza  mette in scena spettacolini casalinghi per distrarre i fratelli dagli orrori della guerra; si diploma nel 1953 all’Accademia d’arte drammatica sotto la guida di Silvio d’Amico e con un maestro-sodale d’eccezione come Sergio Tofano.

Una carriera sfolgorante iniziata sotto il segno di Michelangelo Antonioni, fino alla consacrazione come regina della commedia all’italiana.

Nella sua vita ha recitato accanto a Sordi, Tognazzi, Gassman e Manfredi e ricevuto un’infinità di premi e riconoscimenti, in Italia e all’estero.

Moltissimi i registi da cui è stata diretta, da Scola a Monicelli, da Steno a Buñuel.

Nell’Italia degli Anni Cinquanta si confronta con il modello di attrice formosa e sexy incarnato da Gina Lollobrigida, Sophia Loren e Silvana Mangano. Riesce a trovare il suo spazio, in bilico tra il cinema impegnato e la commedia all’italiana. È stata forse l’unica star comica femminile di Mario Monicelli ed Ettore Scola.

Auguri,  Monica! Vorremmo essere tutti lì con te a spegnere la tua novantesima candelina e a dirti: “Grazie!”

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