Altro che rifiuti, la seconda vita dei tappi di sughero è fashion

Amorim Cork Italia ogni anno raccoglie 30 milioni di tappi usati che poi vengono trasformati in granina per la linea di oggetti di design "Suber", esposti a Barolo in Piemonte in una suggestiva esposizione.

Quando i tappi di sughero possono diventare una risorsa. Sabato in Piemonte, a Barolo per la precisione, Amorim Cork Italia ha inagurato la mostra (a ingresso gratuito con orario dalle 10.30 alle 19) che già notevole successo aveva avuto a Conegliano “Le mille vite di uno straordinario dono della natura: il sughero“. Rimarrà aperta fino al 31 luglio. Un esempio virtuoso di economia circolare che si materializza attraverso il connubio tra sughero e vino. Un rapporto ancestrale che consente ancora oggi le migliori rese sensoriali.

La seconda vita dei tappi di sughero nel fashion

Il progetto, che spazia ben oltre la tendenza del momento, vede Amorim Cork Italia impegnata da oltre un decennio con le iniziative alla radice di questo percorso di economia circolare. Particolarmente emozionato l’amministratore delegato Carlos Veloso dos Santos, imprenditore visionario che ha deciso per primo di andare oltre la filiera di cui è responsabile, quello di un’azienda leader nella produzione di tappi in sughero, e preoccuparsi della fine vita dei prodotti, all’epoca esclusivamente gettati nella spazzatura.
«È nato così il progetto Etico – ha dichiarato Carlos Veloso Dos Santos – per raccogliere i tappi usati. Un’attività affidata a 45 Onlus coinvolte in tutta Italia. Con i loro volontari, protagonisti fondamentali, arriviamo a raccogliere circa 30 milioni di tappi usati all’anno e in cambio doniamo alle associazioni 700 euro ogni tonnellata di tappi. Abbiamo allestito due centri di macinazione autorizzati, una a Cuneo e una a San Polo di Piave, in cui trasformiamo questi tappi di sughero in granina: una nuova materia prima a cui dare valore commerciale».

Una linea di oggetti di design nati dalla granina dei tappi

Nasce così Suber, la linea di oggetti di design nati dalla granina dei tappi usati e raccolti, capace di tornare sul mercato sottoforma di elementi decorativi e funzionali per ogni ambiente, con tutto il valore aggiunto di cui il sughero è portatore: in primis, la capacità di assorbire CO2. Suber così mette assieme la sostenibilità ambientale, la raccolta di un rifiuto, la giustizia sociale, la donazione in beneficenza, la prosperità economica, creando un progetto di ispirazione, che genera anche cultura, con esposizioni come la mostra “Le mille vite di uno straordinario dono della natura, il sughero”, giunta alla sua seconda edizione.
«Le aziende hanno il compito di dare l’esempio alla società – sostiene Carlos Veloso dos Santos – Perciò noi siamo veramente orgogliosi che Amorim, al di là di tutto quello che fa nel mondo dell’enologia, inizi anche a contribuire a un futuro migliore, più consapevole».

Uno scorcio dell'allestimento esposto a Barolo Altro che rifiuti, la seconda vita dei tappi di sughero è fashion

Uno scorcio dell’allestimento esposto a Barolo

La mostra

Promossa da Amorim Cork Italia con la collaborazione della Barolo&Castles Foundation, del Comune di Barolo e dell’Enoteca regionale di Barolo e focalizzata sulla linea di arredamento e oggetti da interior design Suber, la mostra ha messo tutti d’accordo, istituzioni e autorità presenti, nell’affermare che un nuovo futuro è possibile.

«Siamo lieti di accogliere negli spazi del WiMu, che ogni anno ospita 60 mila visitatori, questo importante progetto espositivo – ha dichiarato il presidente della Barolo&Castles Foundation, Claudio Bogetti – Una collaborazione, quella con Amorim, di cui siamo estremamente soddisfatti, non solo per l’aspetto innovativo di questa mostra, ma anche per la sua complementarietà con gli allestimenti del nostro Museo del Vino in cui il percorso di “Sughero” si inserisce perfettamente. Il sughero è una materia unica, affascinante e fondamentale per il mondo del vino, raccontato oggi a Barolo nella sua “circolarità” che sfocia anche in collezioni di oggetti di arredo e design».

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